Pescara: dal Cipe 18 milioni per le periferie

Pescara: dal Cipe 18 milioni per le periferie così come indicato nel Programma straordinario d’intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza.

C’é dunque anche la città di Pescara tra gli Enti ai quali saranno assegnati fondi dal Cipe. Una notizia emersa dai lavori del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica che, nella seduta venerdì scorso, ha deliberato di “assegnare 798,17 milioni di euro di risorse FSC 2014-2020 (la cui dotazione è stata integrata per 10.962 milioni di euro con la Legge di bilancio 2017) al “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie”, di cui all’articolo 1, comma 978, della legge n. 208/2015. Le risorse sono ripartite per 603,90 milioni di euro in favore delle città e dei comuni del Mezzogiorno e per 194,27 milioni di euro in favore delle città e dei comuni del Centro Nord. Le risorse sono ripartite per 603,90 milioni di euro in favore delle città e dei comuni del Mezzogiorno e per 194,27 milioni di euro in favore delle città e dei comuni del Centro Nord.”

“Si tratta di una notizia attesa e di grande rilevanza per la nostra città – così il sindaco Marco Alessandrini che ha ufficializzato l’ottenimento del finanziamento del bando ministeriale a cui il Comune ha partecipato, nel pomeriggio, durante i lavori del Consiglio Comunale dei Bambini e delle Bambine – Le risorse che il Cipe ci ha assegnato consentiranno all’Amministrazione comunale di affrontare una pluralità di questioni legate alla salvaguardia, tutela e sviluppo del territorio, soprattutto nelle periferie che sono aree che più di altre hanno oggi bisogno della nostra attenzione. Parliamo di una riqualificazione concreta e possibile, non più solo annunciata. Noi la faremo. Abbiamo partecipato al bando con un progetto che mette insieme tante forze: quelle del pubblico, quelle delle associazioni che sono un prezioso supporto all’azione amministrativa, specie in ambito sociale, quelle degli imprenditori privati, che così potranno fondere con tali partner idee e creatività, in nome di una partecipazione a cui il Consiglio dei Ministri invitava e che era un requisito essenziale per l’assegnazione delle risorse. Così il Comune, aderendo alle finalità del programma, volte proprio a favorire la più ampia partecipazione di soggetti pubblici e privati, per riprodurre e amplificare gli interventi economici-finanziari sul territorio, ha attivato la migliore partnership, dando così spazio alla presentazione di una molteplicità di progetti che ci hanno permesso di raggiungere un’ottima posizione nella classifica del bando e la possibilità di promuovere interventi legati: alla riqualificazione urbana, al settore del sociale, alla mobilità ciclabile e alla viabilità e, non ultima, sul fronte della sicurezza. Tempo un paio di mesi per la firma delle convenzioni e questa auspicata “rivoluzione” partirà. E’ senza dubbio una grande occasione che giocheremo insieme alla città, per riqualificare la nostra periferia”.

“Il programma è elaborato per il massimo delle risorse rese disponibili dal bando, 18.000.000,00 di euro – aggiunge il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Enzo Del Vecchio – Fondi che valgono come moltiplicatore, perché gli interventi progettati arrivano a un monte di investimenti pari a 58 milioni di euro, di cui: 18 milioni in fondi statali, 2.310.000 milioni con risorse comunali, 300.000 euro di fondi Fas e 37.513.984 di risorse private. Nel dettaglio dei 18 milioni ci sono: 6.827.000 euro per la riqualificazione urbana riguardante (a Zanni, Borgo Marino, Fontanelle, San Donato, Città della Musica e Lungofiume); 6.118.000 euro per la viabilità (Tiburtina, San Donato, Via Pantini e PUMS); 1.055.000 per la mobilità ciclabile (completamento rete ciclabile in varie zone); i rimanenti 4 milioni sono destinati ad interventi sociali che abbiamo non solo guidato con le esigenze del Comune ma anche iniziative e proposte del bando. Tutto il programma si regge su progetti conformi al Prg, specie quelli di Fontanelle, che con il recupero di tutti i piani terra delle abitazioni Ater per persone disabili risponde ad una doppia richiesta e a San Donato, dove nascerà, come ha proposto l’istituto Volta un incubatore occupazionale per giovani, un laboratorio per creare occupazione e opportunità.
Ora, in attesa della comunicazione ufficiale e la sottoscrizione della convenzione dovrà partire immediatamente la fase tecnico-amministrativa per redigere tutti i progetti esecutivi delle opere previste che daranno luogo ad importanti operazioni di rammendo urbano, consapevoli del fatto che è questione non di solo urbanistica, ma anche politico-sociale, perché le periferie sono luoghi che possono diventare caldi e per vincere problemi e degrado la prevenzione è uno strumento fondamentale”.