Pescara: centro destra diffida la Polizia municipale

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Il centro destra invia una formale alla Polizia municipale di Pescara per chiedere maggiori controlli  sulla vendita di merce contraffatta.

I Gruppi di Forza Italia, Pescara in Testa e Pescara Futura al Comune e il capogruppo Forza Italia in Regione Lorenzo Sospiri  hanno inviato una diffida formale alla Polizia municipale di Pescara affinchè attivi un servizio di controllo per reprimere il mercatino di merce presumibilmente contraffatta che, dalle aree di risulta, si è trasferito in corso Umberto e sulla riviera nord. La diffida fa seguito alla denuncia pubblica fatta dal capogruppo Sospiri domenica scorsa.

In una nota si legge che il centro destra ha inviato questa mattina un documento al Comandante del Corpo Carlo Maggitti “ al fine di iniziare a porre fine a quella che rappresenta una vergogna per la città, oltre che la testimonianza del fallimento delle politiche di governo del sindaco Alessandrini e del suo assessore al Commercio Giacomo Cuzzi, incapaci finanche di difendere quegli esercenti che operano nella legalità, pagando regolarmente le tasse, e che sono esasperati dall’inerzia delle Istituzioni. Intanto della problematica investiremo anche il Prefetto Francesco Provolo, come concordato nel corso della riunione avuta con i commercianti stessi sul tema del ripristino del mercatino etnico, chiedendo un incontro alla presenza anche di una delegazione della categoria. Il fenomeno si riassume nell’episodio più grave registrato nella giornata di domenica 2 aprile, quando tutta la zona centrale della nostra Città, per la precisione tutta la Riviera Nord, Piazza I° Maggio, Piazza Salotto e l’intero Corso Umberto I°, è stata letteralmente invasa da venditori ambulanti extracomunitari che, a dispetto di qualsivoglia norma e regolamento, o, peggio ancora, autorizzazione, esponevano la propria merce contraffatta quasi la Città fosse al cospetto di un enorme negozio ‘abusivo’ all’aperto. Esposizione, quest’ultima, che godeva di una scenografia quasi degna delle migliori vetrine predisposte dai più noti commercianti della nostra città, con candide lenzuola poggiate in terra a esporre quella che oggi rappresenta una vera vergogna per l’intera Città di Pescara. Realtà, quella rappresentata, che non costituisce una novità, in quanto l’invasione dei venditori ambulanti extracomunitari, tutti intenti a vendere la propria merce contraffatta, ha registrato, nell’ultimo periodo, un preoccupante aumento, tanto da non essere più consentito finanche passeggiare tranquillamente sulla Riviera, tale è il numero degli ambulanti e la mole delle ‘vetrine’ a cielo aperto. La triste, anzi tristissima novità, è invece rappresentata dalla non trascurabile circostanza che il Corpo della Polizia Municipale da Lei comandato,, immediatamente allertato dei fatti incresciosi sopra esposti dal Capogruppo Regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri, fatti che tutta la cittadinanza è stata costretta a subìre, tutto faceva tranne che intervenire. Anzi, ‘giustificava’ il mancato intervento con il pretesto della partita di calcio Pescara –Milan, che si è però disputata diverse ore dopo la richiesta di intervento, che avrebbe, a detta dell’operatore telefonico in forza presso il suo Comando, impegnato tutte le unità operative, senza possibilità alcuna di intervento. Ebbene, tralasciando, per il momento, la incredibile risposta fornita dall’operatore telefonico del Corpo da Lei comandato, la invitiamo e la diffidiamo nella sua qualità di Comandante della Corpo della Polizia Municipale di Pescara, a effettuare quotidianamente e con assoluta costanza tutti gli interventi ed i controlli necessari atti a scongiurare sul nascere ed all’occorrenza debellare, il proliferare di tale increscioso e vergognoso fenomeno illegale che, lungi dall’arrecare lustro alla nostra Città, sta contribuendo in maniera determinante a rendere tristemente nota la nostra Città. Invito e diffida  inoltrati anche a tutela e in segno di assoluto rispetto verso tutti i commercianti della nostra Città che pagano regolarmente le tasse, che non commettono illeciti ma che, di contro, vedono trattamenti sperequativi nei loro confronti”.