Pedaggi A/24 e A/25: appello di Confartigianato Abruzzo

Sull’aumento dei pedaggi su A/24 e  A/25 Confartigianato Abruzzo lancia un appello alla Regione e ai parlamentari abruzzesi.

“La Regione e i parlamentari abruzzesi devono intervenire ” è l’accorato appello di Confartigianato Abruzzo che ritiene inaccettabile l’aumento dei pedaggi su A/24 e A/25 . Il direttore regionale dell’associazione Daniele Giangiulli parla di tariffe spropositate visto che vengono applicate per autostrade vecchie e insicure. La cosa ancora più assurda per il direttore di Confartigianato è che tutto ciò accada nel silenzio assordante della Giunta regionale e del presidente Luciano D’Alfonso.

Giangiulli ricorda che il Ministero dei Trasporti ha “autorizzato la società Strada dei Parchi ad applicare un incremento delle tariffe dell’1,62%, mentre la media dei rincari autorizzati alle altre concessionarie non supera lo 0,77%. I pedaggi di A24 e A25 negli ultimi 13 anni sono aumentati del 187%; rincari del 42,88% se si considera solo il periodo 2009-2016. Già lo scorso anno c’erano stati aumenti del 3,45%. Non è possibile che ogni volta, alla fine dell’anno, torna la questione dell’aumento dei pedaggi”.

Il deputato abruzzese di Sinistra Italiana Gianni Melilla in una nota afferma che “E’ ora che le istituzioni abruzzesi facciano sentire la loro voce, a fianco dei cittadini, lavoratori pendolari e autotrasportatori e chiedano conto al Governo di un comportamento inqualificabile è vergognoso che si trascina da anni. Il Ministro dei Trasporti e Infrastrutture ha autorizzato dal 1 gennaio 2017 un aumento dei pedaggi dell’1,62% alla Strada dei Parchi, oltre il doppio degli aumenti dei pedaggi autostradali a livello nazionale che è stato dello 0,77% . Per altre 9 concessionarie, tra cui l’autostrada di montagna del Brennero, non sono stati peraltro concessi aumenti”.

Per Confcommercio, a nome del quale parla il direttore regionale Celso Cioni, si tratta di aumenti vergognosi che penalizzano fortemente pendolari e trasportatori. Non è escluso che se non arriveranno le risposte sperate le associazioni di categoria possano avviare azioni di protesta. Intanto da Confartigianato arriva l’appello al Governatore D’Alfonso e ai parlamentari abruzzesi ad attivarsi presso il Governo per chiedere la revoca del provvedimento che dispone i rincari.

Il servizio del Tg8: