Ospedale Ortona: Al Bernabeo sono finite le medicine. La Asl replica

Ospedale Ortona: Al Bernabeo sono finite le medicine, e la farmacia ha esaurito i fondi necessari per acquistarle. L’allarme dal responsabile Rocco Ciampoli. Gli risponde la ASL.

In una nota inviata lo scorso 12 settembre Ciampoli segnalava la mancanza di disponibilità economica che non consente alla farmacia di approvvigionarsi dei prodotti necessari. Ad oggi non é ancora giunta risposta dal direttore sanitario dell’ospedale Fernando Di Vito e dal direttore sanitario aziendale Vincenzo Orsatti e la  farmacia comincia a non essere più in grado di garantire la disponibilità richiesta dalle varie Unità Operative. Ciampoli, pertanto, avvisa i medici che prima di organizzare interventi chirurgici, diagnostici o terapeutici, devono prima verificare se ci sono le disponibilità all’interno della farmacia dell’ospedale, in caso contrario l’ordinazione sarà affissa in bacheca con su scritto “l’ordine sarà evaso non appena saranno disponibili i soldi”. Il budget sarebbe stato ridotto negli ultimi mesi del 60% costringendo il responsabile della farmacia del Bernabeo, Ciampoli, a doversi inventare qualcosa perchè, ad esempio, i soldi di agosto e settembre sono già finiti da tempo. Si precisa nella nota allarmata di Ciampoli che le medicine per i degenti già in fase di trattamento terapeutico o quelli per i quali é già stato programmato da tempo un trattamento terapeutico, saranno garantire sotto la diretta responsabilità del farmacista, tutti gli altri saranno inviati a rifornirsi a farmacie esterne.

LA REPLICA DELLA ASL. ORSATTI: “BASTA PIAGNISTEI, I FONDI SONO GLI STESSI ”

“Questa è un’Azienda che non mette in ginocchio i servizi per via di tagli selvaggi alla spesa. Vale per tutte le unità operative, comprese le Farmacie ospedaliere, verso le quali la Direzione aziendale ha il dovere di esercitare una semplice azione di monitoraggio e controllo”. Lo ha dichiarato Vincenzo Orsatti, Direttore sanitario della Asl Lanciano Vasto Chieti, sulla questione della revisione della spesa e sulla dichiarata impossibilità, delle Farmacie in particolare, ad acquistare dispositivi, presidi e medicinali.
«Non abbiamo ridotto le risorse – ha aggiunto – e il nostro impegno è finalizzato a garantire i livelli essenziali di assistenza nel rispetto dei vincoli di spesa. E’ profondamente ingiusto, perciò, attribuirci scelte penalizzanti per l’utenza, semplicemente perché non è vero, e sarebbe ora di smetterla con certi inutili piagnistei. Né possiamo essere messi sotto accusa perché esercitiamo il dovere di valutare e autorizzare gli acquisti che le unità operative devono effettuare nel rispetto delle procedure e dei budget previsti: questo non significa essere indifferenti, ma ricondurre su un binario corretto le modalità operative. A partire dalla programmazione della spesa, che va fatta con l’Azienda e nell’Azienda, rispettando le norme a tutela delle risorse pubbliche derivanti dalle tasse pagate dai cittadini. I fondi ci sono, non sono stati tagliati e le farmacie in particolare possono acquistare ed erogare quanto è necessario senza sospendere alcunché».