Omicidio Neri, l’amico: “Nessuna vita oscura”

Non solo i fratelli Paolo Jr e Massimiliano ed il padre Paolo, ieri sera nella  caserma dei carabinieri a Pescara sentito anche un carissimo amico di Alessandro Neri.

Le indagini per l’omicidio del 28enne italo venezuelano Alessandro Neri, proseguono su più fronti: da una parte i rilievi di natura scientifica affidata agli specialisti del Ris di Roma che oggi continueranno ad esaminare alcune autovetture della famiglia materna alla ricerca di eventuali compatibilità con le tracce dei pneumatici sulla stradina sterrata che porta al luogo, nei pressi di Fosso Vallelunga, dove é stato trovato il cadavere; dall’altra una serie di accertamenti patrimoniali affidati alla Guardia di Finanza, in particolare sulle recenti attività  di Alessandro, allo scopo di verificare la pista economica o legata ad eventuali affari torbidi. C’é poi la modalità classica d’indagine della raccolta di testimonianze. Ieri giornata campale nella caserma dei carabinieri di Viale d’Annunzio dove sono stati ascoltati nell’ordine i fratelli della vittima, Paolo Jr e Massimiliano, quest’ultimo tornato da Miami, e nuovamente il padre Paolo, oltre ad uno zio. Bocche ovviamente cucite all’uscita, mentre qualche dichiarazione l’ha rilasciata, dopo essere stato ascoltato dai carabinieri, un suo carissimo amico il quale, almeno ai giornalisti, da un’immagine della vittima assolutamente lontana da ogni tipo di losco intrigo:

   “Alessandro era come lo conoscevamo tutti. Era la linfa per le piante. Fondamentale su ogni cosa. Per noi amici che gli volevamo veramente bene. Ci dava la forza, la presenza soprattutto. Lui era sempre li'”. L’amico parla dell’omicidio come di “una fatalita’ che non possiamo capire. Uno che conosce Alessandro potrebbe solo dargli un bacio in fronte e mai neanche uno schiaffo. Non so se conosceva il suo assassino o meno, ma se si conoscesse uno come Alessandro non si riuscirebbe a torcergli neanche un cappello. Era una persona che non diceva mai di no, anche controvoglia, avrebbe fatto tutto pur di rendere felice chi gli stava attorno”. Qual e’ la pista? “Non c’e’ una pista perche’ non puo’ esserci, eppure e’ successo, non puo’ essere. Noi amici ne parliamo sempre, ma non riusciamo a capire. Non aveva nessun problema in famiglia”