Nuova Pescara: intesa in consiglio comunale

A Pescara confronto tra maggioranza ed opposizione sulla proposta di legge regionale numero 206 del 2016 sull’istituzione del Comune di Nuova Pescara.

Favorevoli alla fusione tra Pescara, Montesilvano e Spoltore ma c’è chi non condividendo come è stato  formulato il documento regionale ha suggerito modifiche nel corso della riunione dei capigruppo consiliari svoltasi durante la seduta del consiglio. Oggi a pronunciarsi sull’argomento i consigli comunali di Pescara e Spoltore. Il voto non è vincolante per il consiglio regionale ma i Comuni hanno espresso il loro parere sul progetto che, secondo politici ed esperti, proietta il territorio verso un futuro in cui i servizi saranno più efficienti e con costi minori per la collettività. La delibera è stata poi approvata con 15 voti favorevoli del Centro sinistra e del Movimento 5 Stelle e 5 consiglieri del centro destra che si sono astenuti.

Il consiglio comunale di Montesilvano ha bocciato di fatto la proposta di legge regionale sull’istituzione di un unico Comune con un unico sindaco. Hanno espresso voto favorevole alla delibera, quindi bocciato il progetto di fusione dei Comuni, 14 consiglieri, tre i contrari ed un astenuto mentre i consiglieri del Movimento 5 Stelle, da sempre favorevoli alla Grande città, hanno abbandonato l’aula.

Per il sindaco Maragno “Il voto del Consiglio di Montesilvano non è  contro la volontà popolare che si è espressa nel referendum del 2014, ma è certamente un voto contrario alla proposta di legge così come ci è stata presentata dalla Regione. La fusione di Montesilvano, Spoltore e Pescara sarebbe un unicum a livello regionale e nazionale, perché i fenomeni di accorpamento già conclusi riguardano Comuni di classe demografica decisamente più ridotta». Nella delibera licenziata ieri dall’assemblea viene sottolineata la tempistica: progetto di legge depositato il 5 febbraio 2016, trasmesso ai tre Comuni quasi due anni dopo, nel novembre 2017. Poi l’accelerazione. L’esecuzione così repentina della fusione correrebbe il rischio di compromettere il conseguimento dei vantaggi attesi, procurando potenziali danni, in mancanza di un’accurata analisi e pianificazione preliminare condivisa”.

Il Consiglio Comunale di Spoltore ha, invece, bocciato, con voto unanime, il progetto di legge regionale per la creazione di un unico comune con i territori di Pescara e Montesilvano.

consigliocomunalspoltore

In una nota del Comune si legge che “Il primo a parlare è stato il sindaco Luciano Di Lorito che, simbolicamente, ha indossato la fascia tricolore come nel giorno del suo giuramento: “Ho voluto indossare la fascia per ricordare che siamo stati eletti democraticamente, ho avuto circa il 60% dei consensi e nessuno degli elettori ha immaginato che questa consiliatura potesse avere una fine anticipata. Parole ferme anche sulla critica che più spesso viene rivolta al fronte del No alla fusione, ovvero l’attaccamento alle poltrone e ai compensi: “un consigliere comunale a Spoltore” ha ricordato il sindaco ” prende 30/40 euro al mese”. I tempi previsti dalla norma, con la creazione del nuovo ente a partire dal primo gennaio 2019, sono stati da tutti ritenuti irragionevoli Sulla stessa linea anche il consigliere Marina Febo, principale avversario alle ultime comunali, che anche durante la precedente consiliatura non ha mai nascosto il giudizio negativo sulla città unica disegnata dal referendum del 2014: “Sin dal principio siamo stati contrari a questo specifico progetto, non idoneo a valorizzare Spoltore: non creerà migliori condizioni di vita per i cittadini, né produrrà maggiori opportunità per le realtà economiche, né valorizzerà il nostro territorio, la nostra identità e il nostro patrimonio storico, culturale e identitario”. Contrario anche il Movimento 5 Stelle, rappresentato dal solo consigliere Filomena Passarelli, che però ha lasciato l’aula: “non partecipiamo al voto” ha detto “perché siamo lontani da logiche partitiche acchiappavoti che motivano questo disegno di legge della Regione”. Passarelli ha comunque auspicato una futura realizzazione della volontà referendaria. Dopo il voto, il sindaco Di Lorito ha ringraziato il consiglio per la maturità e il grande senso di responsabilità dimostrati. “La speranza è che questo voto sancisca la fine per questa fusione così come è stata concepita.
Di Lorito chiede un nuovo disegno di legge che “produca effetti positivi e non disastri”: per questo è necessario “il coinvolgimento dei Comuni interessati” e “una fase preventiva di messa a sistema dei servizi”. Anche la dimensione del progetto, secondo il primo cittadino, “va ampliata” per coinvolgere tutti i comuni dell’area metropolitana”.

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