No triv Abruzzo: Wwf su permessi di ricerca e ingiustizie

trivelletrivelle

No triv Abruzzo: Wwf su permessi di ricerca e ingiustizie. L’associazione denuncia due pesi e due misure per istanze di Permesso di Ricerca tra Abruzzo e Molise.

No triv Abruzzo: Wwf su permessi di ricerca e ingiustizie. L’associazione ambientalista parla dello “strano caso” dei procedimenti Agnone e San Buono definendola una vicenda  assurda che riguarda due permessi di ricerca tra Abruzzo e Molise, trattati in maniera opposta nelle due regioni contigue.

La referente energia del WWF Abruzzo  Fabrizia Arduini ricorda che  il 24 marzo 2013 la commissione di Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo esaminò due istanze di Permesso di Ricerca per territori contigui, Agnone e San Buono,  per un’area di 1.483 chilometri quadrati , presentate dalla ex Medoil Gas, oggi Rockhopper.  Le associazioni presenti in audizione all’Aquila, WWF e Legambiente, denunciarono le molte anomalie riscontrate nel progetto.

La Arduini afferma che  “oltre gli aspetti tecnici, il massimo era nella descrizione faunistica e floristica che, con un copia e incolla anche da un sito vacanziero, scambiava persino il gufo con il nibbio reale. L’intervento non poteva inoltre essere valutato con un semplice screening come la VA, Valutazione di assoggettabilità , che per giunta considerava due progetti distinti, ma era importante che le azioni in due aree contigue operate dalla medesima società venissero valutate in un’unica Valutazione di Impatto (VIA), nel rispetto del Codice Ambientale. La commissione VIA/VAS regionale accogliendo le motivazioni critiche di WWF e Legambiente, dichiarò il progetto non esaminabile, rimandando il tutto ad una valutazione più stringente. Un sospiro di sollievo, una spinta anche a proseguire l’immane lavoro per ostacolare in tutte le sedi l’arrembaggio dei petrolieri nella nostra regione”.

Dopo quasi un anno, il 12 febbraio del 2014. arriva invece l’esito positivo della regione Molise dove l’istruttoria di Valutazione è affidata all’ARPA, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale ,che era a conoscenza dell’esito di inammissibilità espresso dalla Commissione di Valutazione della Regione Abruzzo , ma ha accolto la richiesta della società.Per il Wwf Abruzzo si tratta di una scelta ingiustificata e preoccupante, visto che con questa valutazione viene di fatto destinata a distretto minerario una zona di straordinaria bellezza visto che nell’area di San Buono sono tra l’altro presenti  21 siti della Rete Natura 2000 e l’Oasi WWF Cascate del Rio Verde.

In una nota la referente energia del WWF Abruzzo  Fabrizia Arduini si chiede “ ma chi ha vinto? Rispondiamo dicendo che la partita non è ancora conclusa: sull’apposito sito del Ministero dello Sviluppo Economico scopriamo che per Agnone la pratica non è aggiornata, poiché ferma al 2013, in attesa di valutazione; per San Buono è stato invece preso in considerazione l’esito positivo della Regione Molise e si è in attesa della Conferenza dei Servizi. Il WWF si appella alla Regione Abruzzo perché sostenga in tutte le sedi la saggia decisione della propria Commissione di Valutazione, e perché non conceda l’intesa ai fini del conferimento del Titolo Minerario Esclusivo. Alla Regione Molise chiediamo invece un ripensamento in autotutela”.