Muore dopo una lite, per l’accusa é omicidio

Dovrà rispondere di omicidio preterintenzionale pluriaggravato il 60enne di Castiglione Messer Marino che nel 2015 colpì al volto il fratello durante una lite facendolo cadere a terra.

Era il 22 febbraio del 2015, Donato Tatangelo al culmine di una furibonda lite con il fratello Mario in un locale di Castglione Messer Marino, sferrò due pugni sul suo volto provocando una caduta che, secondo l’accusa,  si é rivelata fatale. Mario, infatti, perdendo l’equilibrio avrebbe battuto violentemente il capo al bancone del bar. Subito ricoverato fu qualche tempo dopo dimesso, ma non é mai del tutto guarito e nell’ottobre dello stesso anno é deceduto. Secondo il Pm del tribunale di Vasto Donato Tatangelo deve rispondere di omicidio preterintenzionale pluriaggravato, secondo la difesa dell’uomo, a detta dei suoi avvocati, distrutto dopo la morte del fratello, a provocare la caduta di Mario non furono i pugni, ma una banale perdita di equilibrio nella fase concitata della discussione tra l’altro scoppiata per futili motivi.