A Mosciano Sant’Angelo tante corone bianche ai funerali di Patrick Guarnieri, il giovane detenuto morto suicida nel carcere di Teramo
Tutta la comunità rom era presente, nel primo pomeriggio di ieri , alle esequie del ventenne di Mosciano Sant’Angelo trovato impiccato nella sua cella, nell’istituto penitenziario di Castrogno, all’alba di mercoledì 13 marzo, il giorno del suo compleanno. E non è stata di certo casuale la scelta di adornare con gerbere bianche sia la bara bianca che le tante corone che hanno sfilato dall’abitazione del ragazzo fino alla chiesa in cui è stata celebrata la messa.
Da ciascuna corona lungo il percorso è stato staccato un fiore e la strada è diventata un tappeto candido. Il lungo corteo è stato cadenzato anche dalle note della banda musicale che ha accompagnato il feretro coperto con i fiori simbolo della “margherita perfetta” e della giovinezza e che vengono spesso donati per festeggiare i compleanni. Per gli antichi egizi la gerbera era il simbolo del dio Sole e della vicinanza del cielo alla Terra. Legame rappresentato anche dal volo di centinaia di palloncini bianchi e celesti liberati al termine della celebrazione religiosa.
Intanto l’autopsia, disposta dal pubblico ministero Monia Di Marco e eseguita venerdì dall’anatomopatologo Giuseppe Sciarra, ha accertato che il decesso è avvenuto per asfissia da impiccamento. Confermata dunque l’ipotesi del suicidio, mentre è esclusa la presenza sul corpo di contusioni o ecchimosi e di qualsiasi altra lesione che possa far pensare a una violenza subita dal giovane ad opera di terzi. Sono stati eseguiti anche esami tossicologici e prelevati campioni di pelle sotto le unghie del giovane. I risultati saranno riconsegnati al pubblico ministero tra 60 giorni. Leggi anche: Teramo, detenuto suicida morto per asfissia