Morte Guido Conti: 4 mesi d’indagini per scoprire la verità

Il Gip di Sulmona Marco Billi accoglie le legittime perplessità dei familiari e sul presunto suicidio del generale Guido Conti da incarico alla Procura di svolgere ulteriori indagini dando il termine del 30 novembre.

Un gesto clamoroso ed inspiegabile che ha sconvolto tutti coloro che conoscevano davvero il generale Guido Conti. 17 novembre 2017, il cadavere del già comandante del Corpo Forestale d’Abruzzo e generale dei carabinieri appena avvenuta la fusione tra forestali e militari dell’arma, viene trovato nei pressi di Pacentro nella sua auto ucciso da un colpo di pistola. Dopo una sommaria indagine la questione venne archiviata come suicidio, una conclusione che non ha mai convinto i familiari e non solo. Chi ha avuto l’onore di conoscere il generale Conti, coordinatore insieme all’allora Sostituto Procuratore Aldo Aceto, delle indagini sui veleni in Val Pescara, la sua fierezza e la sua tenacia, ha fatto sempre difficoltà a comprendere il suo estremo gesto, inoltre i legali della famiglia, nella richiesta di opposizione all’archiviazione, hanno posto in evidenza alcuni aspetti poco chiari che il Gip ha fatto suoi inviandoli direttamente in Procura. Sono 4 i quesiti per i quali gli inquirenti dovranno trovare risposte entro il prossimo 30 novembre: nuove verifiche sulla posizione del corpo senza vita di Conti trovato sulla provinciale per Pacentro la sera del 17 novembre del 2017; verifiche su una Porsche Cayenne bianca avvistata nel pomeriggio dello stesso giorno sul luogo dove fu trovato il cadavere del generale; sentire o risentire, se lo si è già fatto, le quattro persone che in quel giorno e anche nei precedenti hanno avuto a che fare con Guido Conti ed in ultimi identificare le persone titolari delle utenze telefoniche che hanno avuto contatti con Conti in quei giorni. Ricordiamo che proprio in quei giorni Guido Conti aveva deciso di lasciare l’Arma dei Carabinieri per accettare un prestigiosissimo incarico alla Total accettando il trasferimento a Tempra Rossa in Basilicata, ma che ci siano accertate relazioni tra questo nuovo incarico ed il suo insano gesto o che possa essere stato indotto a compierlo è ancora tutto da scoprire.