Morte coniugi Pirocchi nel fiume Orta: Udienza al Gup subito rinviata

Falsa partenza per la prima udienza preliminare del processo per la morte di Giuseppe Pirocchi e Silvia D’Ercole, i giovani sposi annegati nel fiume Orta il 1 maggio del 2017.

Stamane, pronti via, il Gup Colantonio ha subito aggiornato la seduta per un difetto di notifica ad uno dei due indagati, il direttore del Parco nazionale della Majella Oremo Di Nino, l’altro indagato è il sindaco di Caramanico Simone Angelucci. Si tornerà in aula il 23 maggio per la costituzione delle parti e l’eventuale rinvio a giudizio. Silvia D’Ercole e Giuseppe Pirocchi morirono annegati nel fiume Orte il primo maggio del 2017 davanti gli occhi attoniti dei loro due piccoli figli di 8 e 4 anni. Fu la D’Ercole a cadere, per prima, nel fiume, il marito nel tentativo di salvarla cadde anche lui, vennero entrambi ripescati a diverse centinaia di metri. Per questa tragedia il Pm Valentina D’Agostino ipotizza il reato di omicidio colposo. Tesi sostenuta anche dagli avvocati di parte civile per i familiari delle due vittime, uno dei quali stamane presente in aula:

“Contestiamo in particolare – riferisce l’avvocato di parte civile Arnaldo Tascione – l’assoluta mancanza di segnaletica e di un’adeguata recinzione che avrebbero potuto mettere in guardia le vittime dai rischi che avrebbero corso. Anche per questa ragione chiederemo la citazione anche dei due enti, Comune di Caramanico ed Ente Parco come responsabilità civile.”

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