Morro d’Oro: tentata rapina con sequestro, due arresti

Avrebbero commesso una rapina e all’occorrenza anche posto sotto sequestro il personale della banca i due pregiudicati campani sorpresi e catturati questa notte dai carabinieri a Pagliare di Morro d’Oro.

Sono da poco passate le 4.00 di notte, quando  i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Giulianova intervengono  presso la filiale di Banca Intesa di Pagliare di Morro d’Oro, dove erano stati visti due individui aggirarsi, con fare sospetto, nelle vicinanze. Questi, alla vista dei militari, si sono dati immediatamente alla fuga riuscendo a raggiungere il tetto della banca, mentre, nel frattempo, sopraggiungevano, in rinforzo, i Carabinieri di Notaresco e Silvi Marina che circondavano l’area.   Tutto l’edificio è stato  ispezionato dai Carabinieri, locale per locale, fino a rinvenire i due malviventi nascosti sul tetto. Vicino a loro, due borsoni contenenti: trapani, grimaldelli, attrezzi da scasso, abiti di ricambio, uno strumento a ventosa per il taglio e l’asportazione dei vetri e, particolare inquietante, delle fascette in plastica.   Dopo la cattura si è appurato che i due, entrambi campani, identificati in un 27enne di Villaricca ed un 33enne di Napoli, sono specializzati nel  compiere rapine con sequestro di persona ai danni di istituti di credito. Individui molto scaltri ed in possesso di strumenti particolarmente sofisticati, avevano rimosso il vetro blindato di una finestra posta al piano terra della banca. Avevano, inoltre, già ricostruito le cornici metalliche poste attorno al vetro, fissandole con del nastro biadesivo per non destare alcun sospetto dio manomissione degli infissi. Una volta all’interno, servendosi di uno strumento munito di potenti ventose in grado di sostenere il peso di un vetro blindato, avrebbero richiuso il varco creato nella finestra per poi attendere, al mattino, l’arrivo degli impiegati dell’istituto di credito dove era previsto l’arrivo di un portavalori carico di denaro contante. Le fascette di plastica sarebbero dovute servire ad immobilizzare i dipendenti della banca, legando loro polsi e caviglie per impedire di dare l’allarme, assicurandosi così la fuga indisturbata. I Carabinieri hanno mandato all’aria tutti i loro loschi piani. Sono in corso indagini per accertare eventuali complicità in zona dei due malfattori.

Il Gip del Tribunale di Teramo, ritenendo i due socialmente pericolosi, ne ha disposto la custodia cautelare in carcere con apposita ordinanza notificata agli interessati ed immediatamente eseguita dai carabinieri di Notaresco.