Migranti a San Salvo: anche gli albergatori dicono no

Anche l’associazione albergatori dice non alla decisione del prefetto di offrire un alloggio in hotel per i migranti a San Salvo.

Si anima il dibattito anche a San Salvo sull’accoglienza dei migranti dopo la decisione del prefetto Antonio Corona di offrire un alloggio nell’ex Hotel Miraverde. Con una nota  l’associazione degli albergatori, dopo la netta presa di posizione del presidente del centro commerciale Insieme di San Salvo che ha annunciato uno sciopero fiscale, definisce “economicamente e strategicamente errata” la scelta dell’ospitalità.

Nel comunicato si legge che “La struttura è stata acquistata all’asta dopo un fallimento e per la sua posizione avrebbe ancora molto da offrire dal punto di vista turistico.L’Associazione Albergatori San Salvo ha deciso di esprimersi in merito alla decisione del Prefetto di offrire un alloggio ai migranti nell’ex Hotel Miraverde. Come albergatori, imprenditori, ma soprattutto come cittadini, riteniamo che questa sia una scelta economicamente e strategicamente errata che va a ledere il cammino di collaborazione e di crescita del territorio da noi intrapreso. L’hotel requisito per essere destinato ad ospitare i migranti è stato infatti appena acquistato all’asta dopo un fallimento e gode di una posizione di tutto rispetto che permetterebbe facilmente l’inizio di una nuova avventura imprenditoriale. In termini di qualità e servizio ricettivo la struttura ha spesso dato una grande mano all’associazione degli albergatori. Privarla di questa capacità ricettiva di cui la nostra zona ha tanta necessità sarebbe un danno non solo per noi albergatori, ma per tutti i servizi secondari che chi viene nelle nostre strutture va ad acquistare. I progressi raggiunti nel corso degli ultimi anni dall’associazione Albergatori San Salvo sono sotto gli occhi di tutti: dalla partecipazione di tutte le aziende alla DMC, fino alla realizzazione del portale di prenotazione turistica e promozione del territorio www.adriatictravel.it. Progressi per i quali la nostra associazione non ha mai usufruito di contributi pubblici. San Salvo può vantare in termini di recensioni online e servizi offerti al pubblico alcune delle valutazioni più alte in Abruzzo. Riteniamo che l’impegno profuso in questi anni non possa essere ripagato con la chiusura dell’ennesimo intervento dello Stato ai danni di una struttura ricettiva privata. Gli albergatori di San Salvo, la cui età media è di 38 anni, hanno voglia di crescere e, nonostante la giovane età, riteniamo di poter camminare sulle nostre gambe, senza che sia lo Stato a dover imporre la destinazione delle strutture ricettive che, ci teniamo a sottolineare, sono state requisite ad un privato cittadino”.

2 Comments on "Migranti a San Salvo: anche gli albergatori dicono no"

  1. david celiborti | 09/07/2017 at 11:55 |

    Non trovo altri articoli che fanno al caso mio e scelgo questo, tanto quello che sto per dire interessa proprio questi clandestini ingrati e spudorati! Non so se avete saputo dell’episodio successo su un treno diretto a Lecco! Il capotreno in giro per gli scompartimenti come si usa fare da secoli, chiede i biglietti ai viaggiatori! Ebbene alla richiesta di questo “tiket” ad una nigeriana naturalmente sprovvista( si viaggia gratis tutto è permesso a questi trogloditi in Italia!) questa prima comincia ad urlare , dopo afferra il libretto dei verbali e lo butta dal finestrino, terzo” dulcis in fundo” strappa la camicia al povero ferroviere e gli sferra un morso tanto da indurlo arrivato in stazione a ricorrere alle cure in pronto soccorso! Ditemi ancora che bisogna accogliere questo nerume” squallido ed irriconoscente!?

  2. david celiborti | 08/07/2017 at 10:29 |

    Come?più renzi aveva detto che non poteva accogliere nessuno ed invece questi africani nullafacenti arrivano come locuste dappertutto! Siamo in mano a gente che ci amministra, di poca fede e quella poca è da buttare via! Le nostre belle città balneari, con paesaggi suggestivi e trabocchi invasi da questi neri scostumati e pericolosi! E’ ora di dire basta(quante volte, però, l’abbiamo già detto?), non si può continuare all’infinito! In un’Italia che sta crollando(ponti, palazzine ecc!) che si sta sbriciolando il pensiero non può andare a questa gente! Ne è stata accolta tantissima, ora bisogna chiudere i rubinetti! E poi nell’Italia del turismo, delle nuove aziende dei giovani, nell’Italia di chi vuole lavorare e crescere non si possono accettare nè mafie, nè politici inconcludenti, famelici e corrotti, nè i neri” utile ricchezza”(come dicono coloro che ci vogliono male!)

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