Maltempo Abruzzo: Marsilio valuta la richiesta di Stato di emergenza

Il presidente della Regione Marco Marsilio, dopo l’eccezionale e grave ondata di maltempo che oggi ha colpito l’Abruzzo, sta valutando la richiesta di Stato di Emergenza Nazionale.

Da Bruxelles il presidente della Regione Marco Marsilio fa sapere di aver scritto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Capo Dipartimento della Protezione Civile al fine di valutare una  richiesta di dichiarazione dello Stato di emergenza Nazionale ed ha ricordato che sono stati aperti i Coc nelle città di Pescara, Francavilla, Montesilvano, Torrevecchia Teatina e Picciano dove i cittadini si possono rivolgere per segnalare situazioni di criticità.

“Ho seguito da Bruxelles, con attenzione e apprensione, l’ondata di maltempo che ha colpito diverse zone della costa abruzzese, rimanendo in costante contatto con la struttura di Protezione Civile regionale. Si è trattato di un’ondata che non ha mancato di causare numerosi danni e alcuni feriti, in particolare nelle città di Pescara e di Francavilla. Come Regione ci siamo subito attivati scrivendo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Capo Dipartimento della Protezione Civile come azione propedeutica, al fine di valutare una successiva richiesta di dichiarazione dello Stato di emergenza Nazionale ai sensi dell’art. 24 del Dlgs 1/2018 qualora ne ricorrano le condizioni. Da domattina sarà operativa una piattaforma dove i sindaci potranno segnalare i danni subiti nei propri territori.

A Pescara si sono registrati numerosi allagamenti, mentre la grandine ha causato danni a diverse automobili; a Francavilla la grandine ha danneggiato alcuni tetti di abitazioni privati, tanto da indurre il sindaco ad evacuare due famiglie dalle proprie abitazioni e sistemarle in un bed & breakfast. Sempre a Francavilla sono in corso controlli in una Rsa che ha subito danni al tetto. La Protezione civile regionale ha messo a disposizione dei sindaci la colonna mobile con i mezzi per l’emergenza idraulica. Sono stati aperti i Coc nelle città di Pescara, Francavilla, Montesilvano, Torrevecchia Teatina e Picciano dove i cittadini si possono rivolgere per segnalare situazioni di criticità”.

Il presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri fa sapere di aver già dato mandato alle strutture tecniche regionali di attivare tutte le procedure per il riconoscimento dello stato di emergenza e di calamità naturale nei confronti del Governo.

In una nota il presidente Sospiri afferma che le procedure sono finalizzate ad “Arginare i danni causati dalla straordinaria ondata di maltempo, che ha colpito soprattutto la costa, occorrerà tutto il sostegno possibile delle Istituzioni per consentire all’Abruzzo di risollevarsi ancora una volta. E sono certo che insieme ne usciremo.

Purtroppo il bilancio dei danni causati al nostro patrimonio dalla grandinata prima e dalla pioggia intensa poi continuano ad aggravarsi col passare delle ore – ha sottolineato il presidente Sospiri – Pescara è stata flagellata dal maltempo, un evento di portata straordinaria, con una città spezzata in due: chiuse le principali vie di collegamento, da via Marconi a via Ferrari, via del Circuito, via Di Sotto, arterie fondamentali dov’è letteralmente saltato l’asfalto e si sono rotte le condotte interrate.

Allagato, addirittura, il parcheggio silos dell’ospedale civile con decine e decine di auto sommerse, per fortuna senza far registrare vittime. Ma pari danni si stanno registrando ovunque, a partire da ieri a Tortoreto a causa della tromba d’aria che ha investito la spiaggia, per non parlare dei danni alle nostre campagne con interi frutteti, vigneti e oliveti devastati dalla grandine”.

Reazioni e commenti:

Il sottosegretario di Stato del M5S Gianluca Vacca afferma che“Il Governo c’è ed i cittadini abruzzesi non sono soli in questo momento di emergenza. Ho sentito personalmente il Sindaco di Pescara Carlo Masci, tra le città più colpite, e il Presidente Marsilio per comunicare la vicinanza alla provincia di Pescara e a tutte le città che nelle scorse ore sono state colpite da grandinate e nubifragi di portata straordinaria, che hanno creato non pochi danni a cose e persone. In modo specifico, inoltre, ho contattato la Soprintendente e la direttrice del polo museale affinché si faccia un censimento di eventuali danni alle opere e ai luoghi della cultura colpiti dalla potente ondata di maltempo”.

Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, spiega che “L’Abruzzo e la città di Pescara stanno vivendo momenti di grave difficoltà per l’eccezionale perturbazione che si è abbattuta sulla regione. Il governo dichiari immediatamente lo stato di calamità per soccorrere e aiutare i cittadini.. Si parla di oltre 40 centimetri d’ acqua cadute in poche ore, piazze allagate, negozi allagati. Si registrano feriti, oltre ai notevoli danni. Chiediamo che il governo la smetta di pensare solo alle liti della sua maggioranza e si occupi dei problemi dei cittadini abruzzesi e pescaresi”.

Il vice presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari in una nota afferma che “Vicino a tutti quei cittadini che oggi hanno subito danni a causa del maltempo. La più colpita sembrerebbe Pescara, dove una forte grandinata e importanti nubifragi hanno messo in ginocchio alcune zone della città. Siamo pronti a dare tutto il nostro supporto a chi ha il dovere di risolvere le problematiche. E’ importante fare subito la conta dei danni e poi la Regione Abruzzo dovrà stanziare i fondi per indennizzare coloro che li hanno subiti. Siamo davanti a una delle emergenze più importanti che nell’ultimo periodo ha investito la nostra terra e non saranno pochi i fondi necessari. Oggi non è il giorno delle recriminazioni, ma nei prossimi giorni eserciteremo a pieno ogni nostra prerogativa di sindacato ispettivo per verificare che la rete di emergenza abbia funzionato al meglio. E’ oggettivo infatti che alcune situazioni gravissime verificatesi in luoghi sensibili non siano più accettabili”.

Il Pd Provinciale di Chieti esprime solidarietà e vicinanza ai cittadini, agli agricoltori, alle imprese e alle famiglie che stanno subendo danni a causa delle straordinarie grandinate e temporali odierni.

Il Partito Democratico in una nota ricorda che “Agricoltura e industria sono il traino della nostra economia e vanno subito sostenute nel dialogo. Chiediamo istruttorie puntuali da parte della Giunta regionale. Chiediamo il coinvolgimento di tutte le strutture dello Stato e la richiesta dello stato di calamità.

Dal canto nostro abbiamo già avviato un dialogo con gli uffici di tutte le sedi e i livelli istituzionali (Comuni, Provincia, Regione, Parlamento Italiano ed Europeo) con i nostri eletti per istituire lo stato di calamità, per cercare fondi certi per il risarcimento dei danni. Infatti è sempre più evidente che fenomeni estremi sono dovuti al riscaldamento globale che mette in gioco energie  maggiori rispetto al passato.

Per la provincia di Chieti i rappresentanti dei comuni del centrosinistra, la Provincia, il Consigliere regionale Silvio Paolucci, l’On. Camillo D’Alessandro e l’Eurodeputata della commissione agricoltura Pina Picierno sono al lavoro per proposte risolutive e risarcitorie per gli eventi delle scorse ore e insieme proporranno elaborazioni per ridurre l’impatto sociale del clima fuori controllo”.

I segretari regionale e provinciale di Pescara della Rifondazione Comunista Marco Fars e Corrado Di Sante invitano Comuni e Regione Abruzzo a dichiarare e a fare richiesta dello stato di emergenza e dello stato di calamità, in modo da consentire a cittadini, commercianti, imprese e agricoltori di essere almeno risarciti per i danni subiti.

In una nota si legge: “Il sindaco Carlo Masci è impegnato a litigare con la Lega per le deleghe degli assessori e nel frattempo Pescara viene “bombardata” dalla grandine. Il centrodestra al governo ha mal di pancia un po’ ovunque, la Lega cerca poltrone e tralasciano l’emergenza meteo.

Bisognerà attendere il tardo pomeriggio per l’attivazione dei Centri operativi comunali intanto come da foto che alleghiamo alle 15,35 le homepage dei siti istituzionali del comune di Pescara e Montesilvano, non riportavano alcuna comunicazione in merito all’allerta meteo e niente di niente su situazione di strade, divieti, raccomandazioni. Forse siamo “vecchi” e per avere informazioni cerchiamo sui siti istituzionali, invece di chiedere l’amicizia al consigliere o all’assessore (se esiste) di turno. Questa è la politica al tempo dei clientes. Tempi nuovi? No siamo tornati alle pratiche dell’antica Roma, non più cittadini ma sudditi.

Comuni e regione Abruzzo dichiarino e facciano richiesta dello stato di emergenza e dello stato di calamità, in modo da consentire a cittadini, commercianti, imprese e agricoltori di essere almeno risarciti per i danni subiti.

Ma non basta è necessario un cambiamento radicale, bisogna cambiare sistema se non si vuole che il clima cambi in peggio e distrugga le nostre vite o le renda sempre più complicate e costose. Tutte le agenzie Onu e gli studi affermano che il tempo sta per scadere. Pescara, Montesilvano e la maggior parte dei comuni costieri sempre più spesso finiscono in poche ore sott’acqua, colpiti da grandine e vento , tanti danni e strade che si trasformano in fiumi di acqua e fango. Gli eventi eccezionali stanno diventando la regola. Ridicolo chi nega o ignora il cambiamento climatico in atto. Ridicola l’attuale classe politica di centrodestra e centrosinistra impreparata e ancorata a modelli sviluppisti. La messa in sicurezza del territorio è l’unica grande opera necessaria e urgente, tutte le altre “grandi opere” servono per ingrassare i padroni del cemento e le mafie”.

Il presidente della Sib Abruzzo Riccardo Padovano fa il punto, dopo una giornata molto difficile, con vento, pioggia e grandine che non hanno risparmiato gli stabilimenti balneari, parla di disastro.

Padovano dice :”Credo non sia esagerato parlare di disastro. Quello che è accaduto nelle ultime ore sulla costa abruzzese, e in particolare nel pescarese non ha precedenti negli ultimi anni. Qualcosa di incredibile che sta mettendo in ginocchio un’intera regione. Fare ora la conta dei danni è prematuro, ma parliamo di una ondata di maltempo fra le più gravi delle ultime estati”. Così Di fronte a questi disastri c’è poco da aggiungere. Non si ricordava una grandinata di queste proporzioni dal 2003, con proiettili di grandine grossi come arance. Dopo la tromba d’aria di ieri sera con il vento che aveva creato danni ad ombrelloni, sedie, lettini e arredi vari nei vari lidi della nostra regione da Alba Adriatica fino al Chietino, la grandine questa mattina ha fatto il resto”.