L’Aquila: urta una donna e le rompe un braccio

Un trentenne, a L’Aquila, mentre tentava la fuga, dopo aver aggredito un poliziotto nei pressi dell’ospedale, ha urtato una donna che stava uscendo dal nosocomio con un braccio rotto e , cadendo, si è fratturata anche l’altro arto.

Si tratta di un nigeriano di 30 anni che si trova in Italia come rifugiato, arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni dalla Polizia che, mentre stava effettuando controlli nei parcheggi
che si trovano intorno all’ospedale “San Salvatore” de L’Aquila, ha notato che il giovane chiedeva soldi con insistenza agli automobilisti. Gli agenti gli hanno chiesto i documenti e lui ha reagito aggredendo il sovrintendente, che è responsabile del posto fisso di polizia del nosocomio, e un agente di custodia di passaggio che era intervenuto in aiuto del collega. Sul posto è arrivata anche una Volante ma il trentenne si è dato alla fuga ed ha urtato una donna che stava uscendo dal “San Salvatore” , dopo essersi fratturata un braccio, e sfortuna nella sfortuna, è caduta fratturandosi anche l’altro braccio come hanno accertato i medici del Pronto soccorso. Il giovane è stato arrestato ma il fenomeno dell’accattonaggio nel capoluogo di regione e in molte località abruzzesi è frequente e si registrano diversi episodi da parte di posteggiatori abusivi che pretendono soldi dagli automobilisti soltanto per aver indicato loro dei posti liberi che gli stessi automobilisti avevano già visto. E sono frequenti anche gli episodi che vedono gli stranieri reagire con aggressività quando sono chiamati ad esibire i documenti.