L’Aquila, sullo scuolabus col Gps nello zainetto

L’Aquila, sullo scuolabus col Gps nello zainetto per aumentare la sicurezza del percorso. Il progetto sperimentato a dicembre in alcune scuole comunali.

Stare col patema d’animo dal momento in cui lasciano casa fino a quello in cui rientrano, e intanto fare finta di niente convincendosi che un genitore ansioso non è un buon genitore. E’ uno stato comune a molte famiglie con bambini piccoli o minori in età scolare; ma se il percorso dello scuolabus potesse essere monitorato metro per metro, dal momento in cui i ragazzi entrano nell’edificio fino a quando fanno ritorno a casa, ci si sentirebbe più tranquilli? La probabilità di un aumento della sensazione di sicurezza da parte dei genitori sarebbe di certo più alta, anche se, va detto, l’idea di un Grande Fratello sullo zainetto potrebbe non piacere a tutti. Per capire se l’idea è fattibile ed efficace occorre sperimentarla, va in questa direzione il progetto innovativo approvato dalla Giunta comunale aquilana su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Emanuela Di Giovambattista.

“Il progetto – ha spiegato la Di Giovanbattista – ha finalità importanti in termini di sicurezza e verrà avviato, in via sperimentale, nel mese di dicembre, con possibilità di essere prorogato fino a gennaio. Verranno applicati dispositivi Gps su uno scuolabus, con una capienza di circa 15 bambini, e sugli zainetti dei piccoli, non prima, naturalmente, di aver acquisito il consenso dei genitori e della società che gestisce attualmente il servizio di trasporto scolastico. Il mezzo verrà dotato di tappetini sensibili alla pressione, posti sulle rampe di accesso, per il conteggio dei bambini in entrata e in uscita. E’ previsto, inoltre, lo sviluppo di una App in grado di consentire la localizzazione dello scuolabus su una mappa e calcolare così i tempi di attesa. In questo modo – ha concluso l’assessore Di Giovambattista – la tecnologia ci aiuta, con l’ausilio di dispositivi di facile utilizzo, a monitorare i percorsi dei bambini, attuando una vigilanza non invasiva e contribuendo, con serenità, alla loro sicurezza”.