L’Aquila, tasse da restituire: domani il Tar su decreto commissariale

Dopo il corteo senza colori e appartenenze se non quelli neroverdi dell’aquila, che si è snodato ieri per le vie del centro storico per dire no al “terremoto fiscale” ricomincia il lavoro di tecnici e professionisti e del mondo politico per scongiurare la procedura di restituzione delle tasse sospese nel post-sisma.

Imprenditori al fianco degli operai, docenti e studenti, politici nazionali e amministratori locali, impiegati pubblici e artigiani: dopo il corteo senza colori e appartenenze se non quelli neroverdi dell’aquila, che si è snodato ieri per le vie del centro storico per dire no al “terremoto fiscale” ricomincia il lavoro di tecnici e professionisti e del mondo politico per scongiurare la procedura di restituzione del 100 % di quasi 100 milioni di tasse sospese nel post sisma a 350 imprese, colpite dal terremoto nel 2009 e messe in ginocchio da una crisi senza precedenti. Una tempistica stringente, con il decreto di nomina della commissaria Calabrò pubblicato il 9 marzo, commissaria che nemmeno 10 giorni dopo ha chiesto agli enti locali l’elenco delle aziende che hanno fruito degli sgravi fiscali. Un Decreto, quello di nomina di Calabrò, che è stato impugnato da tanti di fronte al Tar (che inizierà proprio domani la discussione): persino dalle società partecipate del Comune dell’Aquila e della Regione Abruzzo, per chiedere la sospensiva dei provvedimenti adottati fino a ora, nella speranza di avere il tempo di trovare soluzioni attraverso la via politica e diplomatica. L’unica possibile per evitare il tracollo del tessuto sociale e di migliaia di famiglie. Perché poi, dietro le imprese, ci sono loro: i lavoratori e le persone con il loro carico di vita quotidiana da mantenere. Soltanto il 13 aprile – tre giorni prima della manifestazione – il presidente del Consiglio Gentiloni ha firmato il decreto che rinvia di 120 giorni l’avvio della riscossione.

Comincerà, dunque, domani la discussione al Tar contro la nomina commissariale. Si corre contro il tempo. E intanto anche la Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative, ha approvato la risoluzione del Consiglio regionale dell’Abruzzo sulla restituzione delle tasse sospese per il sisma aquilano. L’adozione del documento ha un peso nazionale ed entrerà a far parte del dossier che i rappresentanti locali consegneranno al Presidente Mattarella.

E’ un altro tassello che aiuterà le Istituzioni nazionali – commenta il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio – a sostenere l’Europa nelle importanti esigenze della comunità abruzzese.

Il documento votato sia dal Consiglio regionale dell’Abruzzo che ieri mattina a Roma ha respinto la decisione europea chiedendo di sospendere immediatamente il recupero delle agevolazioni così come l’azione esecutiva degli atti commissariali, dando mandato alla Regione Abruzzo di sostenere presso il Governo e le istituzioni preposte la diffida in vista delle procedure di recupero.

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