L’Aquila: mozione per bloccare l’autovelox di Bussi

Il consiglio comunale dell’Aquila ha approvato una mozione per bloccare l’utilizzo dell’autovelox di Bussi sul Tirino che in sei mesi ha elevato oltre 35 mila multe, e tra gli automobilisti sanzionati ci sono numerosi pendolari aquilani.

Il Consiglio comunale dell’Aquila all’unanimità ha approvato ieri, 12 febbraio la mozione, presentata dal capogruppo di Cambiare Insieme-Idv Lelio De Santis , sull’utilizzo dell’autovelox posizionato sulla strada statale, all’altezza del bivio per Bussi sul Tirino.

Il capogruppo De Santis ricorda che l’autovelox in questione ha prodotto in 6 mesi dall’attivazione circa 35 mila contestazioni di infrazioni dei limiti di velocità.

In una nota De Santis spiega che “La strada statale in questione è l’unico collegamento fra L’Aquila e Pescara ed è, quindi, frequentata giornalmente da migliaia di cittadini, Aquilani in particolare, per motivi di lavoro, di studio, di salute: all’improvviso e senza la necessaria e ben visibile segnalazione, un impianto di rilevazione della velocità è comparso nascosto fra i rami di un albero!

L’intento evidentemente non era quello di frenare la corsa delle auto o di invitare alla prudenza ed al rispetto dei limiti di velocità, ma solo quello di fare cassa da parte del Comune di Bussi.

I ricorsi presentati al Giudice di pace ed al Prefetto di Pescara hanno dato ragione ai ricorrenti, dimostrando come fossero fondate le rimostranze e le contestazioni da parte di tanti automobilisti.

Le norme in materia di sicurezza stradale ed il rispetto dei limiti di velocità sono sacrosanti e vanno rispettati, ma ritengo che non si debba fare un uso improprio degli autovelox, che si stanno diffondendo su ogni tipo di viabilità solo con lo scopo di fare cassa e di rimpinguare i bilanci comunali!

La mozione approvata dal Consiglio comunale assegna al Sindaco dell’Aquila il compito di agire nei confronti del collega di Bussi e del Prefetto di Pescara per fare chiarezza sull’utilizzo dell’autovelox di Bussi, di sospendere le migliaia di multe, di individuare altre soluzioni per il controllo dei limiti di velocità.

La decisione del Consiglio comunale è dettata da buon senso e dalla necessità di informare in modo corretto gli automobilisti, come prevede la legge, prima di colpire i trasgressori del codice della strada”.