L’Aquila: Giustizia e verità per le vittime del sisma

L’Aquila: Giustizia e verità per le vittime del sisma. In centinaia hanno partecipato oggi pomeriggio alla manifestazione organizzata dai famigliari delle 309 vittime del sisma che tra qualche giorno sarà tristemente celebrato per il suo settimo anniversario.

Una folla immensa é accorsa alla scalinata del Parco del Castello per questo momento di protesta e riflessione alla luce, tra l’altro, dell’ultima udienza del processo  ‘Grandi rischi bis’, che vede tra gli imputati l’ex capo dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso, un processo a forte rischio prescrizione:

“Si è fissata la prossima udienza per il 21 giugno, andiamo sempre piu’ incontro alla prescrizione che cadrà nel mese di ottobre- Ha spiegato  Vincenzo Vittorini, capogruppo di ‘Appello per L’Aquila che vogliamo’ nel consiglio comunale dell’Aquila- Vogliamo tenere desta l”opinione pubblica  perché la strage dell’Aquila non ha interessato solo chi, come me, ha perso delle persone care, ma tutta L’Aquila nella sua interezza. L ‘intento é quello di spiegare alla gente l’iter processuale, di fare capire cio’ che probabilmente molti non sanno e di evitare che tutto cada nell’oblio.”IMG_2588

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“Il 30 marzo 2009 c’è stata una telefonata che ha dato il via a una mistificazione mediatica che ha causato la strage del 6 aprile, ma senza verità non ci sarà ricostruzione”. Così davanti a oltre 300 persone Vincenzo Vittorini, consigliere comunale dell’Aquila e parte civile al processo contro la commissione Grandi rischi, nel corso dell’iniziativa ‘Tutti convocati per una giustizia italiana che non dimentichi la strage del 6 aprile’, in riferimento alla telefonata che ci fu sette anni fa tra l’allora assessore regionale Daniela Stati e il capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Quest’ultimo, come si ascolta nella chiamata intercettata, prospettò una “operazione mediatica perché vogliamo rassicurare la gente”

Contro la Grandi rischi si è celebrato negli ultimi sei anni un processo che si è concluso in Cassazione lo scorso novembre, con l’assoluzione definitiva di sei scienziati (condannati in primo grado) dalle accuse di omicidio colposo e lesioni colpose e la condanna dell’ex vice capo dipartimento Bernardo De Bernardinis a due anni di reclusione per aver causato la morte di 13 persone con le sue dichiarazioni rassicuranti. Con le stesse accuse, dopo una lunga trafila processale, è stato chiesto il rinvio a giudizio di Bertolaso, un procedimento vicino alla prescrizione, prevista a ottobre, con la prossima udienza fissata il 21 giugno. Bertolaso, candidato sindaco di Roma, nei mesi scorsi ha detto comunque di voler rinunciare alla prescrizione.