L’Aquila: Ance ” bene la ricostruzione privata”

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A L’Aquila l’Ance, tracciando il bilancio sulla ricostruzione post sisma, elogia quella privata e critica quella pubblica e  il codice degli appalti.

Sulla ricostruzione post terremoto a L’Aquila il presidente provinciale dell’associazione costruttori Ance Ettore Barattelli, nel fare il punto di fine anno, ha detto che è stato superato il 50% della ricostruzione privata, ma non è avvenuta la stessa cosa per quella pubblica evidenziando  che il codice degli appalti è scritto male ed applicato peggio.

Il presidente Barattelli ha spiegato che ” le stazioni appaltanti hanno 600 milioni di euro da spendere nelle casseforti. Abbiamo chiesto di distaccare funzionati dai provveditorati di tutta Italia presso la nostra sede per dare un impulso alle gare pubbliche. Gli uffici devono tornare in centro, ma anche le chiese sono all’impasse”. “Stiamo velocizzando la ricostruzione con la nuova amministrazione e gli uffici speciali, come la procedura accelerata per le pratiche sotto il milione di euro. Ringrazio il sindaco che ha creato una task force di 12 persone che sta azzerando il problema dei pagamenti arretrati.

Il presidente di Edilconfidi Adolfo Cicchetti ha annunciato per il 2016 un utile di 40 mila euro e, per il 2017, la stima di cifre simili.

Cicchetti ha detto che “L’ente ha formato 4 mila allievi con 380 imprese che hanno girato” ha detto il presidente della Scuola edile, Gianni Cirillo. Quanto alla Cassa edile, secondo i dati elencati da Barattelli ci sono 10 mila operai nell’intera provincia con flessione di 500 in un anno, da 9.700 a 9.200. Tra le cause il problema del Genio Civile e la fine dei grandi aggregati di ricostruzione. Presenti all’assemblea Ance nel suo incontro di fine anno, i vice presidenti territoriali del capoluogo, Walter Rosa, dell’area Peligna e Alto Sangro, Marco Tirimacco, e Marsica, Roberta Palermini “.