Lanciano: per il bimbo autistico non c’è posto. Vertice in Comune

Il “no” sarebbe arrivato da ben tre scuole medie ed è a quel punto che la madre di un bambino di 10 anni ha deciso denunciare il fatto alla Polizia e al sindaco di Lanciano: per suo figlio, autistico, non c’è posto negli istituti cittadini.

Del caso, finito su tutti i giornali e nelle tv nazionali, hanno parlato ieri sia la la madre del ragazzino che il sindaco Pupillo. Secondo le scuole non si tratta di un vero rifiuto – tra l’altro si parla di scuola dell’obbligo – le motivazioni addotte si riferiscono invece ad un numero alto e non più sostenibile di ragazzi diversamente abili che richiedono attenzioni particolari, impossibili da garantire con l’attuale personale scolastico. Alla madre del ragazzino è stato proposta l’iscrizione in un altro plesso scolastico fuori città, risultato troppo distante. Dopo l’eco suscitata dalla vicenda, si è attivato il ministero dell’Istruzione, che ha disposto gli opportuni accertamenti delegandoli all’Ufficio Scolastico regionale. Oggi, in Comune, è previsto un incontro tra la mamma del bambino e l’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Lanciano, Giacinto Verna, per cercare una soluzione praticabile.

“Abbiamo esteso l’invito anche ai dirigenti scolastici degli istituti coinvolti, affinché vengano chiariti i contorni della vicenda raccontati dalla mamma del bambino, che mi ha informato della questione direttamente. Auspichiamo una rapida soluzione nell’unico e preminente interesse del bambino e del suo diritto allo studio”.

Senza contare che la scuola media non soltanto rientra tra i diritti di un bimbo di dieci anni, ma è anche un obbligo e pertanto spetta allo Stato poterne garantire l’assolvimento.

AGGIORNAMENTO: Ore 11,30 Folla di cronisti davanti al Comune di Lanciano in attesa dell’incontro. Presenti anche funzionari dell’Ufficio Scolastico provinciale.

AGGIORNAMENTO: Ore 12.30. Il bambino sarà regolarmente iscritto alla Scuola d’Annunzio. Per il Sindaco si è trattato ” Solo di un difetto di comunicazione “.