Lanciano: le scuole lo rifiutano perchè autistico

Lanciano: le scuole lo rifiutano perchè autistico, sono ben tre gli Istituti che hanno negato l’iscrizione alla Prima Media per un bambino.

Rabbia e sconcerto per la mamma del piccolo che vorrebbe denunciare all’Autorità Giudiziaria l’episodio e si é anche rivolta al sindaco di Lanciano Mario Pupillo. Ufficialmente i  vertici degli Istituti chiamati in causa parlando di mancanza di spazi, ma alla base c’é il diniego di un diritto inalienabile per un genitore, tanto che é la stessa legge a stabilire che i ragazzi disabili hanno priorità assoluta in sede d’iscrizione. Il sindaco Pupillo e l’assessore comunale all’istruzione Giacinto Verna si stanno già attivando per risolvere la questione, ma appare già abbastanza incredibile il fatto che il genitore di un bambino con problemi, nemmeno troppo gravi, di autismo debba rivolgersi disperata alle Autorità per vedersi riconoscere un simile diritto.

AGGIORNAMENTO: IL SINDACO DI LANCIANO CONVOCA LA MADRE – “E’ stato fissato per domani l’incontro in Comune con la mamma del bambino e l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Lanciano per favorire un esito positivo della vicenda”. Lo ha dichiarato il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, intervenuto sul caso del bimbo autistico rifiutato da tre scuole. “Abbiamo esteso l’invito anche ai dirigenti scolastici degli istituti coinvolti – spiega il primo cittadino – affinché vengano chiariti i contorni della vicenda raccontati dalla mamma del bambino, che mi ha informato della questione direttamente. Auspichiamo una rapida soluzione della vicenda nell’unico e preminente interesse del bambino e del suo diritto allo studio. Lavoriamo di concerto con i dirigenti e la mamma per questo obiettivo, senza clamori e a tutela del bambino”, conclude Pupillo.

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca “si e’ immediatamente attivato in relazione al caso di Lanciano dove una mamma ha denunciato che il figlio sarebbe stato rifiutato da più scuole in quanto autistico”. Lo rende noto un comunicato del Miur. Il Ministero “ha attivato l’Ufficio Scolastico Regionale e si stanno facendo i dovuti accertamenti. L’Ufficio sta predisponendo una relazione per fare luce sull’accaduto, ma soprattutto per far si’ che sia al più presto trovata una soluzione. Tutte le studentesse e gli studenti – conclude la nota – a maggior ragione se in situazione di difficoltà, hanno diritto a frequentare serenamente la scuola dell’obbligo”.