Lanciano, la Sasi migliora i servizi

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Il Presidente della Sasi Basterebbe a Lanciano ha annunciato che sarà migliorato il servizio e il sistema di depurazione e fognario.

Il Presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe, ieri a Lanciano ha fatto il punto sull’attuale situazione con particolare riferimento al sistema di depurazione e fognario. Nel corso di una conferenza stampa, tenuta insieme all’architetto Aurelio Falconio, a Pio D’Ippolito, responsabile del settore relativo alla depurazione e alla componente del Cda della Sasi Paola Tosti ha spiegato che l’attività della Sasi va avanti su varie direzioni senza trascurare gli interventi sulla rete idrica e sulle adduttrici. Il presidente Basterebbe ha illustrato una serie di progetti, molti dei quali già completati, ed altri in via di ultimazione per un importo complessivo di 25 milioni di euro.

Il presidente della Sasi ha detto  “Si tratta di interventi importanti, il progetto di 4 milioni di euro, per esempio, che è stato possibile grazie all’attivazione del Masterplan è destinato a paesi che non avevano alcun impianto di depurazione. Sarà quindi colmato un vuoto e saranno risolti difficoltà e disagi. Sui problemi legati all’inquinamento e al funzionamento, corretto o meno, degli impianti, l’eventuale cattivo funzionamento di un depuratore non è l’unica fonte di inquinamento come spesso si crede. L’inquinamento delle acque dipende anche dall’assenza di sistemi specifici di smaltimento e di depurazione da parte di molti ristoratori che dovrebbero invece dotarsi di un disoriatore. I rifiuti prodotti devono essere smaltiti prima di finire nelle fogne altrimenti il rischio è l’ostruzione, e quando una fogna si chiude le conseguenze sono inevitabili e gli scarichi vanno direttamente al mare. Si comprende quindi come questo sia un problema serio che investe tutta la fascia costiera. Noi stiamo facendo la nostra parte ma è necessario che anche gli altri facciano la loro. In effetti non si può parlare di ambiente, di tutela e salvaguardia del territorio senza distinguere ruoli e competenze. La Sasi si è sempre assunta le proprie responsabilità, ma non ci sta ad essere il parafulmine di tutti i problemi. Quando spuntano i divieti di balneazione il dito è subito puntato contro di noi. Sul servizio di depurazione siamo fortemente impegnati. Dei 12 depuratori sotto sequestro, 8 sono tornati regolarmente a funzionare e ci stiamo adoperando per riportare gli altri a una condizione di normalità”. Nel corso della conferenza stampa è stato inoltre ricordato che tra gli obiettivi della Sasi c’è quello di migliorare lo stato qualitativo delle acque attraverso lo strumento del Masterplan. Per raggiungere i risultati stabiliti, gli interventi sono concentrati su tre assi principali, tre macro progetti, rappresentati da altrettanti assi fluviali: il Foro, il Sangro e il Sinello. L’attività della Sasi non si limita ai grandi progetti ma svolge quotidianamente una attenta e capillare opera di manutenzione, ci sono reti obsolete che necessitano di continui interventi e purtroppo spesso ci sono rotture che impongono riparazioni urgenti con la conseguente sospensione della fornitura idrica. Non vorremmo lasciare i cittadini senz’acqua e siamo consapevoli dei disagi che questo comporta, ma quando ci sono dei guasti non si può fare altrimenti. Trovo davvero pretestuose e strumentali le polemiche delle ultime settimane, come se decidessimo in maniera arbitraria di togliere l’acqua – ha rimarcato Basterebbe con l’intenzione di dissipare, una volta per tutte, dubbi e perplessità -.ci sono stati titoli in cui addirittura si parlava di “complotto idrico”, scomodando ripicche elettorali, creando un clima di sospetto e di confusione che non solo non giova alla società che presiedo ma soprattutto dà una visione distorta e non vera della realtà. Tutti i nostri progetti, l’intero programma di lavoro della Sasi ha come obiettivo prioritario il miglioramento dei servizi. La strada intrapresa va in questa direzione e continueremo con la convinzione di essere nel percorso giusto”. Non è mancato un appello ai cittadini, al loro senso civico e buon senso. E’ necessario fare un uso più attento dell’acqua potabile che non dovrebbe essere utilizzata per innaffiare campi e giardini, molte città hanno anche serbatoi inadeguati e questo rappresenta una ulteriore penalizzazione. Lavoriamo quotidianamente con il personale nostro e con 13 ditte, siamo consapevoli della fragilità della rete nella sua interezza, perciò è necessaria la collaborazione di tutti, Comuni e cittadini”.

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