Lanciano: indagini per la morte di una donna per una subocclusione intestinale

la Procura di Chieti ha aperto un fascicolo per valutare eventuali responsabilità terze sulla morte di una 48enne originaria di Pavia, ma residente a Vasto, deceduta al Renzetti di Lanciano dopo una vera e propria odissea fra tre ospedali.

Elisabetta Gonnella, questo il nome della vittima, lo scorso 11 settembre si è recata al S.Pio di Vasto per un forte dolore all’addome. I medici le hanno diagnosticato una endometriosi del colon e dopo averla tenuta per una notte in ospedale le hanno suggerito, il giorno dopo, il trasferimento al Bernabeo di Ortona. Qui i medici hanno provveduto ad effettuare un intervento chirurgico per l’installazione di uno stent al colon, ma poco dopo l’addome ha cominciato a gonfiarsi tanto da creare grossi danni interni. Per questa ragione si è reso necessario un trasferimento d’urgenza al reparto di rianimazione dell’ospedale di Lanciano dove la donna è morta dopo alcuni giorni di agonia.  I famigliari vogliono vederci chiaro ed hanno chiesto l’intervento della magistratura, il Procuratore Capo di Chieti Francesco Testa  ha disposto da subito un esame autoptico per capire se è stata fatale l’endometriosi della quale la vittima pare soffrisse da tempo, o se è stato commesso qualche errore nel corso dell’intervento per l’inserimento dello stent nel colon.