La Provincia di Pescara dovrà risarcire due cantonieri

Tribunale-Pescara

La Provincia di Pescara dovrà risarcire due cantonieri che erano stati sospesi nel 2014 per aver rilasciato interviste ad un giornalista mentre erano al lavoro.

La Provincia di Pescara è stata condannata dal giudice del tribunale civile Massimo De Cesare e dovrà risarcire due cantonieri sospesi per aver risposto alle domande di un giornalista mentre erano al lavoro. La sanzione disciplinare era stata comminata da un dirigente dell’Ente in seguito alla pubblicazione di un articolo del 20 febbraio 2014, sull’edizione regionale del quotidiano ‘Il Tempo’.  I  due cantonieri, erano insieme ad altri componenti della loro squadra, quando un giornalista, che li aveva seguiti durante la giornata di lavoro, aveva realizzato un articolo sulle criticità delle strade provinciali dell’entroterra pescarese. Nei loro confronti venne aperta una procedura disciplinare, culminata con le sospensioni dal servizio e dalla retribuzione per cinque giorni in un caso e per sei giorni in un altro. I due cantonieri, furono  accusati di “condotta non conforme ai principi di correttezza verso i superiori e violativa di obblighi di comportamento”. In particolare l’ente imputava ai due dipendenti di aver “rilasciato dichiarazioni al giornalista durante l’orario di servizio senza preventiva autorizzazione e senza successivamente informarne i superiori, e riferendo circostanze relative a fatti di servizio, così cagionando danno all’immagine dell’amministrazione di appartenenza”. Il giudice del lavoro ha, invece, stabilito che “i fatti, così come ricostruiti, non assumono alcun rilievo disciplinare” ed ha condannato l’Ente a pagare  “le quote di retribuzione trattenute in esecuzione delle sanzioni stesse, oltre alla maggior somma tra svalutazione monetaria ed interessi legali dalla maturazione dei singoli ratei mensili dei crediti al saldo”.