La Lazzaroni di Pretoro resta nel Chietino

La Lazzaroni di Pretoro resta nel Chietino. Scongiurato il trasferimento dei lavoratori nell’altro stabilimento dell’azienda che si trova ad Isola del Gran Sasso.

Regione Abruzzo e enti locali si sono impegnati a trovare nell’area del Chietino, entro breve tempo, un nuovo sito produttivo in grado di ospitare le linee di produzione della Lazzaroni destinate allo stabilimento di Isola del Gran Sasso. E’ quanto è stato deciso nel corso di una riunione tra il presidente vicario della Regione Giovanni Lolli, i vertici dell’azienda Lazzaroni e i rappresentanti sindacali alla presenza dei sindaci di Pretoro, Montenerodomo e Guardiagrele, comuni interessati al trasferimento dei dipendenti.

Giovanni Lolli  afferma che “L’obiettivo e’ mitigare quanto piu’ possibile i disagi dei lavoratori dello stabilimento di Pretoro che dopo anni di attivita’ saranno trasferiti a Isola del Gran Sasso. Abbiamo chiamato azienda e sindacati per vedere se esistono margini per evitare il trasferimento in massa di lavoratori in un comune che dista dall’attuale sede di lavoro oltre 100 chilometri. Lazzaroni ha messo in moto un importante processo di crescita industriale, grazie anche al Contratto di sviluppo finanziato da Invitalia, ma l’azienda indipendentemente dai contenuti del Contratto di sviluppo ha deciso di spostare tutte le linee di produzione a Isola del Gran Sasso. Per decine di lavoratori si tratta di un vero e proprio stravolgimento delle attuali condizioni di vita ed e’ per questo che siamo qui per vedere se ci sono margini per ridurre al massimo i disagi”. Lazzaroni e’ costretta ad abbandonare lo storico sito produttivo di Pretoro a seguito della richiesta della societa’ proprietaria di riconsegna dell’immobile che ospita la produzione con circa 50 dipendenti compreso i lavoratori stagionali. Le ipotesi sulle quali si sta lavorando sono due: la prima riguarda l’individuazione di un nuovo sito produttivo nell’area del chietino, dopo che l’azienda ha dato la disponibilita’ ad accettare di rimanere nella zona a condizione che sia a costo zero e che si assicuri l’inizio attivita’ entro il 9 gennaio 2019; la seconda la possibilita’ di trovare soluzioni condivise azienda-lavoratori sui modi e costi per dare modo ai lavoratori di Pretoro di raggiungere Isola del Gran Sasso. Da domani chiedero’ ad Arap se nell’area del chietino c’e’ disponibilita’ di un sito produttivo in grado di essere operativo ad inizio del prossimo anno. Non sara’ facile percorrere questa soluzione ma abbiamo il dovere di battere tutte le strade. In caso di esito negativo della ricerca, incontreremo di nuovo azienda e lavoratori per trovare un accordo di massima che mitighi gli effetti della mobilita’ per i lavoratori che attualmente operano a Pretoro”.

Nei giorni scorsi i lavoratori avevano dato vita ad una manifestazione di protesta davanti allo stabilimento di Pretoro che richiamare l’attenzione sulla situazione.