La Asl sul mare inquinato a Pescara: nessun danno alla salute

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La Asl sul mare inquinato a Pescara: nessun danno alla salute, stando ai dati statistici raccolti relativi al periodo 2014-2016.

Non si è evidenziato alcun dato statisticamente significativo per ritenere l’inquinamento del mare determinante negativo per la salute della popolazione”. È quanto evidenzia la Asl di Pescara, dopo un’analisi dei dati relativa al periodo 2014-2016, finalizzata a capire se vi fosse una qualche relazione fra gli episodi di sforamento dei valori della balneabilità delle acque nel capoluogo adriatico e la salute delle persone. A diffondere i risultati degli accertamenti è il consigliere comunale delegato al Mare, Riccardo Padovano, che nei mesi scorsi ha richiesto alla Asl di approfondire la questione.

“I dati sono chiari, arrivano dai presidi territoriali, che rappresentano un interlocutore scientifico autorevole e affidabile – afferma Padonvano – confermano che chi ha parlato di connessione fra le situazioni di inquinamento registrate durante la scorsa stagione, anziché chiedere risposte a chi poteva darle, è andato oltre la realtà, a danno della fiducia della comunità che ha avuto addirittura paura di un mare che grazie agli interventi fatti era sicuramente migliore di quello degli anni precedenti”. “Di questo – osserva il consigliere – ha certo risentito l’ immagine della città che di turismo balneare vive da sempre. Questa relazione dimostra che prima di fomentare allarmi e paure, è indispensabile rivolgersi a chi ha risposte e competenza in campo sanitario, soprattutto quando c’è la salute al centro dell’attenzione”. I risultati delle analisi sono stati inoltrati anche ai balneatori, “affinché potessero fare ulteriore informazione ai propri clienti e con una base scientifica, su un argomento che rappresenta la forza vitale di un grande settore della nostra economia”. “La collaborazione con la Asl e gli altri soggetti preposti alla tutela del territorio continua, perché è l’azione e non l’allarme che ci consentirà di migliorare la qualità della vita del nostro mare e del nostro fiume. Qualità che non condiziona solo il settore economico e turistico della nostra città, ma anche quello vicino: parliamo di circa 22 km di costa e di tutto l’entroterra”, conclude Padovano.