Insulti razziali a Giulianova. Asl “solo scambio di informazioni”

Secondo la Asl di Teramo non ci sono stati insulti razzisti da parte dei tre dipendenti dell’azienda sanitaria nei confronti del cameriere senegalese ma solo uno scambio di informazioni.

E’ quanto ha accertato l’inchiesta interna disposta dal direttore generale della Asl teramana Roberto Fagnano e svolta dal responsabile del Distretto sanitario di base competente per territorio, Giandomenico Pinto, rimessa nella giornata di oggi ai vertici dell’azienda sanitaria.

E’ emerso che “Tra i tre dipendenti della Asl dell’ex Ospizio Marino e il cameriere senegalese c’è stato uno scambio di informazioni sull’ubicazione degli uffici sanitari e sui relativi orari di apertura e nessun altro tipo di colloquio, tantomeno frasi o insulti a sfondo razzista”.

Nella relazione di due pagine rimessa al direttore generale Roberto Fagnano sono riportate le risultanze dei confronti con i tre dipendenti, due donne e un uomo, dei quali quest’ultimo è stato quello che ha incrociato per primo il cameriere 39enne italo-senegalese Ibrahima Diop nel corridoio dell’ufficio pubblico a Giulianova.

Quanto risulta dalla inchiesta interna è adesso al vaglio dal direttore generale, che dovrà decidere cosa fare e non è escluso che possa adire le vie legali nei confronti del cameriere senegalese, il quale aveva riferito nella denuncia, presentata presso la compagnia Carabinieri di Giulianova, di essere stato apostrofato con insulti razzisti dall’impiegato a cui aveva chiesto informazioni.

Secondo quanto riferito nella relazione del responsabile Asl “L’uomo cercava l’ufficio sanitario deputato al rilascio dei libretti sanitari per lavorare nelle attività di somministrazione bevande e alimenti, per rinnovare il suo caduto da tempo. Erano le 12.30 di venerdì scorso, 27 luglio, e gli uffici erano già chiusi, benché quello specifico non aprisse di venerdì. A Diop l’impiegato ha indicato dove fossero gli uffici e che avrebbe trovato gli orari di apertura affissi sulla porta. Informazioni confermate dalle due colleghe e da una quarta persona, un tecnico esterno delle manutenzioni, presente al colloquio. Nessun ha riferito di discussioni, proteste o scambio di insulti che abbiano seguito la richiesta di informazioni. Il cameriere di colore sarebbe poi tornato il lunedì successivo, 30 luglio, per ritirare un libretto provvisorio di attività, in attesa della partecipazione a un futuro corso di formazione”.