Influenza in Abruzzo: nuovo virus in arrivo

Nuovo virus dell’influenza in arrivo anche in Abruzzo. Il ceppo proviene dall’Inghilterra ed è possibile vaccinarsi fino al prossimo 15 febbraio.

Per quanto riguarda l’influenza in Abruzzo il mondo sanitario ha già predisposto quanto necessario per fronteggiare il nuovo ceppo del virus che arriva dall’Inghilerra e la vaccinazione rappresenta, secondo gli esperti, un’arma importante per prevenire o comunque ridurre gli effetti sulla popolazione, soprattutto quella a più a rischio e più debole. La Asl di Pescara registra, intanto, il picco più alto degli ultimi anni e le vaccinazioni , come nel resto della regione, proseguiranno fino al prossimo 15 febbraio. Sono disponibili ancora 20mila dosi di vaccino gratuito per la campagna 2017-2018, 7178 in più rispetto allo scorso anno, per combattere le ondate di virus influenzali arrivate, e non ancora esaurite, dagli Stati Uniti e dalla Thailandia che hanno affollato, tra visite, controlli e ricoveri d’urgenza, il pronto soccorso e i reparti di medicina, geriatria e malattie infettive dell’ospedale “Santo Spirito”. La campagna vaccinale doveva concludersi a metà gennaio, ma, sulla base delle indicazioni fornite dall’Istituto superiore di sanità, la Asl di Pescara ha deciso di prolungare la distribuzione dei vaccini di un mese perché è in arrivo in Italia un ceppo (sottotipo del virus A H3N2) preoccupante, partito dall’Australia e proveniente dall’Inghilterra. Il Servizio di igiene, epidemiologia e sanità pubblica, diretto dalla dottoressa Carla Granchelli, ha diramato agli operatori sanitari dei presidi di cura, pubblici, privati e territoriali, un comunicato, controfirmato dal direttore sanitario aziendale Valterio Fortunato, in cui si sollecitano i medici a raccomandare la vaccinazione antinfluenzale sia per loro stessi sia per l’utenza. Le categorie più deboli e più esposte sono rappresentate dai bambini sotto i 5 anni e dagli anziani affetti da varie patologie, tra cui diabetici, asmatici, cardiopatici e sofferenti di malattie respiratorie. Al Pronto soccorso dell’ospedale “Santo Spirito” di Pescara spiega il primario Alberto Albani si registra un boom di affluenza con 300 ingressi al giorno. I reparti di medicina e geriatria sono superaffollati e non ci sono più posti letto e questo preoccupa perchè tra un paio di settimane è previsto l’arrivo di un picco influenzale molto forte. Nel reparto infettivi dell’ospedale di Pescara , diretto dal professor Giustino Parruti, nelle ultime settimane, per complicanze dovute all’influenza, sono state ricoverate trenta persone. Cinque di loro sono state trasferite in rianimazione. L’infettivologo , però, mette in guardia l’utenza sulla necessità di monitorare il proprio stato di salute senza affollare i presidi sanitari se l’influenza non è complicata perchè basta rivolgersi ai medici di base che indicheranno la cura più appropriata. Attenzione, invece, alle insufficienze respiratorie, alla sensazione di fame d’aria e all’incapacità a deambulare, in presenza delle quali bisogna andare in ospedale. Intanto poichè prevenire è meglio che curare per contattare il Servizio epidemiologia che a Pescara si trova in via Paolini al numero civico 47, ( palazzina G, 1° piano): l’apertura al pubblico è dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12 (telefono: 085/4253986).