Inchiesta Sabatino a Chieti: Processo da rifare

Inchiesta Sabatino a Chieti: Processo da rifare, così ha stabilito il tribunale accogliendo totalmente il ricorso della Difesa dell’ex primario di neonatologia Giuseppe Sabatino rinviato a giudizio per presunti abusi sulle sue pazienti.

Quella di ieri doveva essere la prima udienza nella quale, però, c’é stato un vero e proprio colpo di scena con la decisione del giudice di far tornare l’intero fascicolo al Gup accogliendo, di fatto, in toto, l’eccezione presentata dall’avvocato di Giuseppe Sabatino, Andrea Di Lizio, il quale ha dimostrato che tutti gli atti delle udienze preliminari  dinanzi al Gup Luca De Ninis, sono viziati da nullità insanabile. nello specifico si fa riferimento all’udienza del 15 luglio del 2015 quando Sabatino, ricoverato in ospedale, fece pervenire un certificato che giustificava il legittimo impedimento. Il giudice dispose il rinvio ad altra udienza senza però notificare la nuova data all’imputato il quale verrà dichiarato tecnicamente assente e in mancanza di notifica non é più comparso alle fasi dell’udienza preliminare. Secondo Di Lizio, in questo frangente, si consumerebbe la lesione al diritto di difesa. Altro episodio simile il 22 settembre quando viene sciolta la riserva per la nomina dei periti, ma la notifica, invece che all’imputato, giunge al suo legale. Secondo la perizia del Gup Sabatino era totalmente incapace di volere e parzialmente capace d’intendere al momento dei fatti contestati. A determinare l’incapacità di frenare i propri impulsi sessuali le controindicazioni delle medicine che assumeva per curare il Parkinson. Oggi, assicura il suo legale, con una terapia a base di medicine più appropriate, il medico ha recuperato la piena normalità.