Inchiesta La City: richieste di condanne e di rinvio a giudizio

Per l’inchiesta su La City il Pm Anna Rita Mantini ha chiesto otto mesi di reclusione ciascuno per l’ex sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e per l’ex assessore comunale Marcello Antonelli e il  rinvio a giudizio per gli altri 12 imputati.

Il procuratore aggiunto Anna Rita Mantini, nell’udienza preliminare odierna riguardante la City, la struttura che dovrebbe ospitare la nuova sede della Regione, ha avanzato le richieste al gup Gianluca Sarandrea che deciderà l’8 gennaio prossimo, data della prossima udienza.

L’ex sindaco Albore Mascia e l’ex assessore Antonelli che devono rispondere entrambi di concorso in abuso d’ufficio hanno scelto il rito abbreviato. Gli altri imputati hanno optato per il rito ordinario. Si tratta dell’imprenditore Marco Sciarra, legale rappresentante della societa’ Iniziative Immobiliari Abruzzese, dell’amministratore unico della societa’ Imar Costruzioni, il costruttore Giovanni Pagliarone,  del direttore dei lavori per le opere strutturali, l’ingegnere Carlo Galimberti e del direttore dei lavori architettonici, l’architetto Mario D’Urbano, accusati tutti e quattro di concorso in abuso edilizio.Tra gli imputati ci sono i dirigenti della Regione e del Comune Antonio Sorgi, Carla Mannetti, Gaetano Silverii, Emilia Fino, Pierluigi Caputi, Gaetano Pepe, Lanfranco Chiavaroli, Enrico Iacomini, accusati di abuso d’ufficio. Al centro dell’indagine c’e’ la variazione di destinazione d’uso deliberata dalla giunta Mascia.

“Con tale atto – si legge nel capo di imputazione – si addiveniva al sostanziale ampliamento della destinazione d’uso della sotto zona indicata, attestando, contrariamente al vero, che tale variazione non determinasse l’aumento del carico urbanistico e delegavano al privato costruttore la mera attestazione del mancato incremento del carico antropico, pur a seguito dell’edificazione programmata: occultavano il dato che il fine ultimo della variante deliberata fosse volta a consentire la realizzazione di una struttura che per l’incremento differenziale del carico antropico potesse integrare anche un obiettivo sensibile del piano di rischio aeroportuale”.