Incendio a Villa Serena: s’indaga su tre possibili cause. Procura ipotizza omicidio e incendio colposi

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Sono tre, al momento, le ipotesi al vaglio degli inquirenti sulle cause dell’incendio di ieri sera al reparto psichiatrico del complesso sanitario “Villa Serena”, che ha causato la morte di due pazienti. La Procura di Pescara apre un fascicolo per omicidio e incendio colposi.

Carabinieri e uomini del Nucleo Investigativo Antincendio dei Vigili del Fuoco stanno indagando sotto la supervisione del Sostituto Procuratore di Pescara Rosangela Di Stefano, per individuare le cause dell’incendio divampato ieri sera poco dopo le 21.00 all’interno di una stanza al primo piano di una delle casette, esterne ed autonome alla clinica di “Villa Serena” a Città S.Angelo, dove sono ospitati pazienti psichiatrici, e a causa del quale hanno perso la vita un 51 enne di Vasto, ed un 63enne di Roccamontepiano. Tre le ipotesi attualmente al vaglio degli investigatori: un guasto all’impianto elettrico, un mozzicone di sigaretta, ed -il più probabile- fiamme appiccate al materasso proprio da una delle due vittime. Stando alle testimonianze le fiamme si sarebbero sviluppate in pochi minuti ed immediato è stato l’intervento degli operatori. In quel momento nella stanza c’erano tre pazienti; uno è riuscito a scappare, per l’uomo di Roccamontepiano, invece, la situazione si sarebbe subito compromessa, mentre un’operatrice avrebbe tentato in tutti i modi, rischiando anche la vita, di mettere in salvo l’altro paziente, senza riuscirci.

L’incendio, limitato prevalentemente alla stanza, è stato domato in breve tempo, ma per sicurezza tutti i pazienti del primo piano sono stati trasferiti al piano terra dove, anche questa mattina, l’attività non ha fatto registrare battute d’arresto. Per tutta la mattina i tecnici del Vigili del Fuoco hanno svolto verifiche ed accertamenti per stabilire il regolare funzionamento del sistema anti incendio. la clinica si è messa a totale disposizione, mentre è stata disposta l’autopsia sui corpi delle due vittime che dovrebbe essere effettuata dal medico legale Christian D’Ovidio. Le ipotesi di reato sono d’incendio colposo ed omicidio colposo. Ascoltato già questa mattina il paziente che si è salvato, anche se non ha fornito informazioni utili alle indagini.

Intanto il ministro della Salute Giulia Grillo, su Twitter ha manifestato vicinanza ai famigliari delle vittime annunciando che il Ministero farà piena chiarezza sulle cause del terribile incidente.

L’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, ha disposto l’attivazione del Servizio Ispettivo sull’incidente. Nella struttura saranno inviati funzionari regionali per acquisire ogni elemento utile a verificare il rispetto delle prescrizioni amministrative e di sicurezza. Contemporaneamente, già nelle prime ore di questa mattina, la Regione ha inviato alla Asl di Pescara, la richiesta di una dettagliata relazione sull’episodio che fornisca elementi utili alla ricostruzione dei fatti. Sempre stamattina, l’assessore Verì si è recata a Villa Serena per rendersi conto personalmente dell’accaduto. “Personalmente e a nome dell’amministrazione regionale – sottolinea – esprimo la mia solidarietà ai familiari delle vittime colpite da questa tragedia.” Cordoglio anche dal presidente della Regione, Marco Marsilio.

“Esprimiamo il più vivo e sentito cordoglio per il tragico incidente avvenuto nel reparto di riabilitazione psichiatrica della Casa di Cura Villa Serena. Il dolore è ancora più acuto perché perdiamo due persone che sono state accolte e oggetto delle nostre cure per anni. Appena è stato possibile abbiamo contattato i familiari delle vittime, per spiegare quanto accaduto ed esprimere la nostra vicinanza”. A scriverlo in una nota è la direzione della Casa di Cura ‘Villa Serena’ di Città Sant’Angelo che interviene sul rogo che ieri sera ha provocato la morte di due pazienti. “La direzione della Casa di Cura – si prosegue nella nota – è a completa disposizione delle forze dell’ordine ai fini della ricostruzione dell’esatta dinamica dei fatti. Riteniamo irrispettoso per le famiglie coinvolte e per il lavoro in corso degli enti preposti commentare ricostruzioni parziali basate su semplici ipotesi e supposizioni. Abbiamo esposto in dettaglio ai responsabili delle indagini il funzionamento del sistema di sicurezza della Casa di Cura, attivatosi anche in questa occasione nei tempi previsti. Personale esperto e qualificato ad intervenire in simili eventi è intervenuto non appena è scattato l’allarme, attivando immediatamente la catena dei soccorsi, così limitando l’incendio ad una singola stanza. Nel contempo, abbiamo provveduto a mettere in sicurezza gli altri pazienti della struttura, molti dei quali non hanno avvertito alcun disagio nello spostamento. I pazienti della struttura ospedaliera, separata e distante (quasi un chilometro) dalla stanza della palazzina dove è divampato l’incendio, non hanno avuto alcuna percezione di quanto accaduto”.

Il servizio del Tg8