In salvo l’anno scolastico in Abruzzo

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Salvare l’anno scolastico in Abruzzo: dal vertice al Miur le assicurazioni su giorni minimi di lezione, iscrizioni  posticipate, blocco degli organici.

Salvare l’anno scolastico in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, le quattro regioni colpite da terremoto e maltempo. Il tema al centro dell’incontro svoltosi ieri  presso il Miur, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca scientifica. Dalla riunione sono arrivate le rassicurazioni che le proposte avanzate dai sindacati in un documento unitario saranno prese in considerazione e inserite nell’apposito decreto legge al vaglio del Consiglio dei Ministri in programma per domani.

In una nota a firma del segretario regionale  SNALS-Confsal Abruzzo Carlo Frascari,  e dei segretari regionali della FLC-Cgil Cinzia Angrilli, della Csil Scuola Davide Desiati, e della Uil Scuola Enio Taglieri vengono riassunti i punti principali: “la validità dell’anno scolastico anche in deroga del numero minimo di giorni di lezione, garantire gli esami di stato anche con il superamento del tetto massimo di assenze, non procedere al dimensionamento per l’anno scolastico 2017-2018, rinviare la data di scadenza per le iscrizioni nelle zone sismiche, non procedere alla soppressione delle presidenze anche in presenza di un numero di alunni inferiore a 600 ( 400 nelle zone montane), consentire la costituzione delle classi anche in deroga al numero minimo di alunni, derogare ai termini per gli adempimenti amministrativi , prevedere incentivi per coloro che accettano di prestare servizio in zone con particolare disagio, prevedere forme di esenzione temporanea delle tasse per il personale delle zone sismiche”.

Il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli ha intanto ribadito pronti a tutto per salvare l’anno scolastico dei ragazzi delle zone colpite da terremoto e maltempo. Un emendamento presentato al Consiglio dei Ministri, prevede che nel decreto per gli interventi urgenti per le aree terremotate e colpite dal maltempo, ci sia una norma che metta in deroga i 200 giorni di anno scolastico previsti per il 2016-17 e , grazie al provvedimento, si potrà andare in deroga per gli esami e garantirli ai ragazzi e alle ragazze  delle regioni del Centro Italia:Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Il Governo è già intervenuto in tal senso in occasione del sisma de L’Aquila e di quello avvenuto i Emilia” .

I sindacati in una nota spiegano che “Alcuni dati rendono facilmente comprensibile la portata dei danni e delle istituzioni scolastiche coinvolte. L’ordinanza del Dipartimento di Protezione civile, del 9 maggio 2016 n. 344, prima degli eventi sismici del 2016, individua in Abruzzo ben 276 Comuni su 305 (oltre il 90%) a cui è possibile destinare i contributi per interventi di prevenzione del rischio sismico. I dati del Centro Operativo Regionale (COR), istituito con Deliberazione della Giunta Regionale d’Abruzzo n.555 del 30/08/2016, riportati nel report aggiornato al 15 dicembre 2016(allegato al documento), evidenziano che su 292 richieste di sopralluoghi nelle scuole per danni riconducibili al sisma, ben 102 (ovvero il 35% ) risultano inagibili. Il patrimonio edilizio scolastico abruzzese necessita per la stragrande maggioranza di interventi significativi, che in tanti casi rendono inopportuni lavori di adeguamento ed economicamente conveniente la costruzione di edifici nuovi. L’Abruzzo è ancora lontana dall’ultimare i lavori di ricostruzione dopo il sisma del 2009 ed è stata ulteriormente martoriata nel 2016 dai nuovi e gravi eventi sismici e nel gennaio 2017 dalle eccezionali nevicate ed alluvioni, che hanno prodotto ulteriori danni agli edifici scolastici. Le risorse economiche finora destinate all’edilizia scolastica abruzzese sono assolutamente insufficienti e sono necessari forti investimenti per assicurare agli alunni ed ai lavoratori ambienti sicuri e salubri. Gli eventi sismici ed atmosferici hanno inoltre ridotto notevolmente i giorni a disposizione per le iscrizioni, sia per le istituzioni scolastiche sia per le famiglie. E’ stato fortemente pregiudicato l’orientamento scolastico. Centinaia di migliaia di persone sono rimaste senza possibilità di utilizzare la rete elettrica e la rete telefonica per giorni e settimane, con la conseguenza di una forte limitazione nella conoscenza delle istituzioni scolastiche attraverso la rete telematica. E’ necessario prorogare di almeno due settimanela scadenza per le iscrizioni. Sono facilmente prevedibili variazioni, anche significative, delle iscrizioni tali da determinare variazioni sostanziali degli organici delle singole istituzioni scolastiche. Le organizzazioni sindacali chiedono che gli organici a livello provinciale non subiscano diminuzioni per un minimo di tre anni scolastici. Analogamente si richiede che il MIUR sia parte attiva nel promuovere, di concerto con la Regione Abruzzo, la sospensione di qualsiasi intervento di dimensionamento scolastico derivante da diminuzioni degli alunniriconducibili agli eventi sismici ed atmosferici. Le scriventi organizzazioni sindacali richiedono che venga considerata l’eccezionalità degli eventi nell’anno scolastico 2016/17 per la validità dell’anno scolastico, indipendentemente dal numero di giorni di lezione. Analogamente, venga assicurata la validità dell’anno per il personale docente nell’anno di prova, sia per i 180 giorni totali, sia per i 120 giorni di attività didattica. Le organizzazioni sindacali evidenziano anche il profondo disagio ed il danno subito in particolare dal personale ATA che, a fronte di situazioni in cui non era possibile raggiungere e/o prestare servizio in condizioni di sicurezza ed ordinanze sindacali di sospensione delle attività didattiche e non di chiusura degli edifici, sono stati costretti a raggiungere con grande pericolo le scuole, prestare servizio in edifici da sottoporre a verifiche per la sicurezza e senza riscaldamento, oppure fruire forzatamente di lunghi periodi di ferie. Le organizzazioni sindacali ringraziano dell’attenzione rivolta alla scuola abruzzese e soprattutto di tutto l’impegno che la S.V. vorrà dedicare alla soluzione dei problemi evidenziati”.