Ierfpo Abruzzo: D’Achille annuncia le dimissioni

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  Ierfpo Abruzzo : il coordinatore regionale D’Achille annuncia le dimissioni e la riconsegna al Comune di Chieti della tessera elettorale.

Il coordinatore regionale dell’Istituto europeo ricerca e formazione professionale Onlus per disabili e operatori sociali  Augusto D’Achille si dice deluso, umiliato, offeso, indignato, per il trattamento ostinatamente passivo riservato da alcuni uffici e responsabili della Regione alle istanze e proposte del coordinamento. Annuncia pertanto le dimissioni che verranno rassegnate il 30 giugno e lo stesso giorno riconsegnerà al Comune di Chieti la tessera elettorale. In una nota D’Achille spiega dettagliatamente tutte le motivazioni e le richieste avanzate che non hanno ottenuto risposte .

Nella nota si legge che : “ sebbene le risposte siano obbligatorie, dopo oltre 60 anni di impegno continuativo nel sociale svolto con passione e zelo, collaborando innanzitutto con la massima istituzione regionale senza interessi personali, in armonia con i dovere professionali parimenti onorati, questo “bulldozer”, come è stato definito, per scelta va alla rottamazione. La decisione è l’inevitabile riscontro all’ingrato comportamento passivo delle autorità locali che rendono inutile ogni iniziativa sociale indipendentemente dalla qualità proposta nel settore della disabilità.L’evento è fissato al 30 giugno prossimo. Entro tale data riconsegnerò al Comune la tessera elettorale onorata per oltre 50 anni.Il gesto è consapevolmente vile e di arresa che i disabili non mi perdoneranno. Purtroppo, ai “forti” è consentito di violare sfacciatamente la Costituzione e le Leggi fondamentali dello Stato e della Regione, soprattutto quando queste riguardano i cittadini di “serie inferiore” quali sono considerati gli invalidi, senza alcun rischio di essere perseguiti.Per queste persone, che purtroppo abbondano, si assiste ad un rapido arretramento sociale dei cittadini puniti dall’avversa sorte e bistrattati da coloro che dovrebbero aiutarli a crescere. Continuare in questa condizione è inutile e deprimente.L’indolenza, probabilmente l’incompetenza colpevole, l’irresponsabilità di qualche Dirigente di settore premuroso e zelante solo il 27 del mese da una parte l’incapacità del Consiglio di percepire le reali esigenze del territorio, soprattutto dei più deboli e silenti per la mancanza della voce per farsi ascoltare e soddisfarle, impegnato com’è solo a fare politica urlata, demagogica e populistica in nome degli abruzzesi, oltretutto ben pagati i componenti per non fare quello che fanno ma per quello che dovrebbero fare, dall’altra, insieme hanno concorso a ridurre l’Abruzzo al ruolo di cenerentola delle Regioni italiane soprattutto nei settori della disastrata e asociale sanità, della formazione professionale assolutamente inadeguata per i disabili a cominciare dalle prescrizione per l’accreditamento, dell’occupazione, del sociale, nascondendo la verità agli abruzzesi.Tra i diseredati i ciechi sono ingiustamente i più ignorati dalla Dirigenza regionale per disattenzione, lassismo, non curanza, giustificate solo in minima parte dalla quantità e complessità delle problematiche che presentano.Le richieste per prestazioni dovute fatte pervenire alla Regione. Il 20 Ottobre 2015, 12 cicli completi di riabilitazione all’orientamento, mobilità e autonomia per complessive 840 Sedute al costo complessivo di €207.622,4 ad altrettanti disabili visivi. Il numero delle prestazione è poco più che simbolico per affermare il diritto e consentirne l’accettazione.Nella stessa proposta: alcuni interventi sperimentali di riabilitazione di massa non convenzionale senza precisare il numero degli interventi lasciato alla discrezionalità delle AA.SS.LL.. Il costo è di €37.536,8  per eccesso per ogni intervento di 2 giornate; Il 10 Marzo 2016, il sostegno di 20 interventi sperimentali, condivisi dagli esperti della scuola, interpellati preventivamente, di supporto scolastico alla realizzazione dei disposti dell’Art. 13 della Legge 104/1992 volto a supplire alla mancanza di personale docente e di assistenza scolastica e famigliare non specializzati  di altrettanti studenti disabili visivi di cui alla Legge 360/1976 e al Comma 947 della Legge di stabilità 208/2015 per una spesa di € 54.290,88.Il 4 Settembre 2015, lo stanziamento di €30.000 per la fornitura gratuita per i piccoli ausili previsti e non dal nomenclatore tariffario delle protesi di cui al D.M. Sanità 332/1999, ai ciechi, molto utili per la loro autonomia soprattutto domestica sconosciuti dai più, compresi gli operatori del settore, non disponibili sul libero mercato, di complessa ordinazione online, che consente risparmi alle AA.SS.LL. di importo di gran lunga superiore allo stanziamento richiesto.Il 4 Settembre 2015, lo stanziamento di €30.000 per avviare la realizzazione di un servizio ausili molto importante da mettere a disposizione dei medici prescrittori, delle AA.SS.LL., delle scuole, dei Comuni, degli utenti, nella scelta appropriata degli apparecchi elettronici soprattutto ad uso dei ciechi molto costosi, di difficile utilizzo da ordinare su preventivo dei rivenditori senza conoscerli e senza la garanzia di saperli e poterli usare, la somma richiesta è abbondantemente recuperabile con la scelta oculata della strumentazione. La richiesta discrezionale, il 4 Settembre 2015: un contribbuto di funzionamento di €50.000 a questo Coordinamento Regionale il cui importo è ben più modesto di quello che la Regione eroga annualmente alle Associazioni dei disabili. Quasi certamente dal prossimo primo Luglio degli argomenti evidenziati e di quelle più numerosi che riguardano i rapporti con l’Università, con le scuole, con le attività culturali, sportive, turistiche dell’autonomia non si parlerà più e soprattutto gli oltre 10.000 tra ciechi e famigliari non comprenderanno le motivazioni di questo abbandono codardo e di resa, merito e frutto del razzismo imperante incontrastato”.