I dati Istat sull’Abruzzo: in un anno persi 14 mila posti di lavoro

Dai dati Istat riferiti al secondo trimestre del 2019, brutte notizie per l’economia in Abruzzo soprattutto alla voce occupazione.

Tutti segni meno nel report Istat sull’Abruzzo riferito al secondo trimestre 2019 e se sull’export il calo dell’1,5 non viene visto con particolare preoccupazione, visti i buoni risultati degli anni scorsi che hanno fatto di questo settore uno dei fiori all’occhiello della nostra Regione, specie nel comparto automotive, lascia leggermente basiti quel -2,4% sull’occupazione , rispetto al secondo trimestre del 2018. Un dato che si sarebbe spiegato al contrario, nel 2018, con l’emergenza sisma ancora nel vivo, ce lo si poteva pure aspettare, ma in un contesto nazionale dove tutte le regioni del centro sud Italia fanno registrare segnali, anche se minimi, comunque positivi, la controtendenza abruzzese stona parecchio:

“14 mila posti di lavoro in meno rispetto al 2018 – spiega l’economista Pino Mauro – che devono far accendere un campanello d’allarme, anche perché l’Abruzzo da regione trainante del mezzogiorno, rischia di perdersi ed aumentare il distacco tra il sud ed il nord di questo Paese. Manca la domanda interna, i consumi faticano a riprendersi e come al solito – spiega ancora Mauro – si fa ancora troppo poco sugli investimenti e l’accesso al credito sprofonda, anche per mancanza di domande da parte delle Imprese che hanno perso fiducia.”

Quello che preoccupa maggiormente, sotto certi aspetti, è che l’Abruzzo da Regione modello del centro sud proiettata verso le regioni del Nord, ora si sta chiudendo in se stessa senza avere prospettive:

“L’Abruzzo era una Regione che, nonostante le difficoltà, aveva uno sguardo fiero verso le economie più solide di Marche, Emilia Romagna, Veneto – spiega con rammarico l’economista Mauro – ora invece si sta ripiegando su una visione più rivolta alle regioni del sud come se fossero diventate quelle il suo riferimento. Bisogna assolutamente cambiare questa tendenza con scelte politiche mirate e con fatti concreti, quanto meno rimettendo certi temi sul tavolo del dibattito politico regionale, aspetto questo che non riscontro purtroppo.”

Il servizio del Tg8