Hotel Rigopiano, “tanti morti”

“Ci sono tanti morti”. Lo ha detto all’ANSA Antonio Crocetta, uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese che da ieri sera si é messo in marcia con gli sci insieme agli altri per raggiungere l’Hotel Rigopiano.

GLI AGGIORNAMENTI PROSEGUONO NELLA PAGINA DI VENERDI’ 20 GENNAIO

AGGIORNAMENTO DELLA NOTTE – Si scava e si lavora alla luce delle torri faro, che e’ stato finalmente possibile attivare, nella zona dove era ubicato l’hotel Rigopiano travolto da una slavina mercoledi’. Le fotoelettriche sono state montate e questo consente alle squadre di soccorritori di avere una continuita’ di lavoro in migliori condizioni di luce. E’ una corsa contro il tempo, si spera di trovare superstiti tra le numerose persone che risultano disperse. Intanto dalla strada risalgono gli automezzi pesanti dotati di turbine che ‘frantumano’ la neve accumulatasi e creando cosi’ le condizioni per uan migliore, anche se non ottimale, viabilita’ ai mezzi dei vigili del fuoco e di altri nuclei di operatori impegnati senza sosta da diverse ore. La Protezione civile dell’Abruzzo ha fissato nel palazzetto dello sport di Penne il suo campo base e centro di coordinamento delle operazioni di ricerca e soccorso che vede impegnate squadre di vigili del fuoco, della Guardia di finanza, del Soccorso alpino e speleologico, oltre che della stessa Protezione civile. Sono in tutto 140 le persone – divise in piu’ squadre che si alternano – attualmente impegnate nello scavo tra i muri di neve che circondano o sono fin dentro l’hotel Rigopiano. E sempre da Penne si e’ mossa un’altra macchina dotata di turbina, messa a disposizione dalla societa’ Autostrade per l’Italia, che fare breccia nei muri di neve, in qualche punto alti anche oltre i due metri, che impediscono di arrivare a frazioni abitate in quota e che sono tuttora isolate. Dietro l’automezzo-turbina procedono i mezzi della Protezione civile, ma la gran quantita’ di neve che si e’ accumulata sulla sede stradale rende difficoltosa e lunga l’operazione di sgombero, anche solo parziale.

AGGIORNAMENTO 18.43 Sono tre le vittime della slavina che ha colpito l’Hotel Rigopiano trasportate in elicottero all’aeroporto d’Abruzzo per essere poi trasferite in ospedale. “Due delle vittime sono giovani – ha detto Alberto Albani, direttore del Pronto Soccorso dell’ospedale di Pescara – e sono gia’ arrivate in obitorio. La terza e’ in arrivo”. Per quanto riguarda uno dei ragazzi, Albani ha aggiunto che “il medico legale Ildo Polidoro ha gia’ provveduto all’ispezione cadaverica. Man mano le salme verranno composte nella camera ardente. Al momento non risultano notizie di persone sopravvissute”. Una delle vittime e’ gia’ stata identificata. “Stiamo comunque sperando – ha aggiunto Albani -. Si sta scavando e siamo ancora tutti attivi anche come 118. Abbiamo allestito una task force legata proprio alle maxi emergenze con personale medico, infermieristico e ausiliario. C’e’ anche una task force, formata da medico, infermiere e due psicologhe, che sta assistendo i parenti.

AGGIORNAMENTO 18.29 I bambini presenti all’Hotel Rigopiano erano quattro. Lo dice a Radio 24 il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta: “24 ospiti, di cui quattro bambini” dice riferendosi alle persone ospiti dell’albergo travolto dalla slavina.

AGGIORNAMENTO 17.47 Il bilancio ufficiale fornito dalla Prefettura di Pescara è di due vittime e tre superstiti. Intanto è iniziato a piovere sulle macerie dell’albergo, i soccorritori continuano nel loro incessante intervento per cercare di salvare vite umane. Nella struttura, sarebbero state presenti 35 persone. Trapelano però notizie ufficiose riguardo il recupero di 4 corpi.

AGGIORNAMENTO 17.42 E’ arrivato il Capo della Protezione Curcio ora in riunione al termine della quale probabilmente farà delle dichiarazioni.

AGGIORNAMENTO 16.45 Ci sarebbe una quarta persona trovata senza vita.

AGGIORNAMENTO 16.33 Conferma dell’annullamento dell’arrivo del Premier Gentiloni. Confermata presenza del Capo Protezione Civile Curcio.

AGGIORNAMENTO 16.04 Altri due corpi, dopo quello recuperato stamattina, sono stati estratti dalle macerie dell’hotel Rigopiano di Farindola, la struttura, quasi interamente spazzata via, nella quale ci sarebbero state 35 persone (anche se quelle registrate in questura erano meno: 22 turisti, fra i quali alcuni bambini, e 7 dipendenti). I morti accertati sono dunque tre mentre i superstiti sono due, entrambi fuori pericolo. Tra i dispersi, ospiti dell’hotel, una famiglia di Osimo con un bimbo, una coppia di Castignano (Ascoli Piceno), un 25/enne di Macerata con la fidanzata e un ternano di 33 anni. “Ci sono tonnellate di neve, alberi sradicati e detriti – hanno riferito i vigili del fuoco giunti sul posto – che hanno sommerso l’area dove si trovava l’albergo”. “Ci sono materassi trascinati a centinaia di metri da quella che era la struttura”, ha riferito Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza dei vigili del fuoco. Il geologo Gian Gabriele Ori, dell’università Gabriele d’Annunzio di Chieti, parla di un’enorme ‘colata di detriti’ che ha travolto l’hotel. ‘E’ un fenomeno raro, che ha acquisito forza e velocità notevoli sotto la pressione della neve abbondante, dalla debolezza del terreno. Il terremoto lo ha innescato, come una miccia’. Secondo le prime ricostruzioni gli ospiti dell’albergo ieri a fine mattinata avevano raggiunto la hall, pronti per ripartire non appena fosse arrivato lo spazzaneve, che attendevano per le 15.00, ma l’arrivo è stato posticipato alle 19.00 e a quel punto e’ piombata la slavina. L’allarme era stato dato subito dopo via Whatsapp da uno dei superstiti: ‘albergo sommerso dalla neve’. Per raggiungere il resort a quattro stelle di Farindola, in provincia di Pescara, a quota 1.200 metri, il Soccorso Alpino, il primo ad arrivare alle quattro del mattino, ha dovuto usare gli sci. Impossibile invece procedere, fino alla tarda mattinata, per i mezzi che si sono trovati la strada sbarrata da altre valanghe e alberi caduti. L’Hotel Rigopiano è stato completamente sommerso dalla neve e dagli alberi trascinati dalla valanga. La massa di neve e detriti ha investito in pieno la struttura da monte, lasciando scoperta soltanto una piccola parte verso valle, da dove sono entrati i soccorritori. Uno dei superstiti, Giampaolo Parete, ha raccontato: ‘Sono salvo perché ero andato a prendere una cosa in automobile’. Poi è riuscito poi a lanciare l’allarme. La moglie e i due figli di Parete sono sotto le macerie dell’albergo. ‘E’ arrivata la valanga – ha detto ancora ai sanitari il 38enne, ricoverato in Rianimazione – sono stato sommerso dalla neve, ma sono riuscito a uscire. L’auto non è stata sepolta e quindi ho atteso lì l’arrivo dei soccorsi’. Aperta un’indagine da parte della Procura di Pescara sulla vicenda della valanga. L’ipotesi al vaglio del pm di turno, Andrea Papalia, per il momento è omicidio colposo. L’Hotel Rigopiano, spazzato via dalla slavina, era gestito dalla società Gran Sasso Resort, a cui lo aveva ceduto, a seguito del fallimento, la società Del Rosso Srl dei cugini Marco e Roberto Del Rosso, ex gestori della struttura. La storia della struttura e della Del Rosso vede, negli anni scorsi,fu segnata anche da un processo per presunto abuso edilizio conclusosi con una assoluzione a novembre, tanto che in paese e lungo la strada che porta all’hotel comparvero dei manifesti – tuttora visibili – in cui oltre agli auguri di buon Natale e felice 2017, si scriveva a chiare lettere ‘Hotel Rigopiano: assolti con formula piena’.

AGGIORNAMENTO 16.00 E’ stato allestito presso il palazzetto dello sport di Penne, un Centro di raccolta dove stazionano il personale della Protezione civile e gli uomini del Soccorso alpino, questi ultimi, circa 70, di cui molti provenienti dalla Val Dossola. Una squadra è appena partita per dare il cambio a quella operativa ieri notte nei pressi dell’Hotel Rigopiano. Il centro di raccolta servirà anche come punto di riferimento per i familiari delle eventuali vittime. I parenti delle persone presenti nell’hotel, in questo momento si trovano però nell’ospedale di Penne al riparo da fotografi e taccuini.

AGGIORNAMENTO 15.42 Sarebbero 35 le persone presenti all’interno dell’Hotel Rigopiano di Frindola, travolto da una slavina nel pomeriggio di ieri. “Le persone registrate in Questura ufficialmente sono di meno, ovvero 22 ospiti e sette dipendenti”, spiega all’ANSA il sottosegretario regionale, con delega alla Protezione civile, Mario Mazzocca, dal Centro di raccolta allestito nel palazzetto dello sport di Penne. “Però è verosimile che ci fossero degli ospiti e dunque il numero dovrebbe essere questo.”

AGGIORNAMENTO 15.31  Sarebbe stato recuperto un terzo corpo.

AGGIORNAMENTO 15.20 In arrivo il Premier Gentiloni e il Capo della protezione civile Curcio.

AGGIORNAMENTO 14.50 Recuperato altro cadavere- Un’altra persona deceduta, la seconda, e’ stata recuperata dai soccorritori tra le macerie dell’hotel di Farindola. Le notizie su cio’ che sta avvenendo si apprendono con molta difficolta’. Pare ormai certo, tuttavia, che il bilancio delle vittime sia destinato ad aumentare.

AGGIORNAMENTO 12.25 I soccorritori sono arrivati a circa 700 metri dall’albergo Rigopiano e sono riusciti a far ripartire la turbina spazzaneve rimasta senza gasolio, grazie ai vigili del fuoco che a piedi, nella neve, hanno portato le taniche con il gasolio. L’obiettivo dei soccorritori è quello di liberare dalla neve una vasta area per i tanti mezzi che stanno confluendo verso l’hotel, per raggiungere più velocemente a piedi la struttura.

Da quanto si apprende, la slavina ha scavalcato l’albergo coprendo tutti gli edifici e andando oltre.

AGGIORNAMENTO ORE 11.34 Una colonna mobile con una turbina apristrada e’ appena arrivata davanti all’hotel di Rigopiano sommerso da una slavina, e si inizia a liberare il piazzale per iniziare a scavare con i mezzi meccanici. Lo rende noto il viceprefetto di Pescara Carlo Torlontano.

“C’erano gia’ 30 persone del soccorso alpino e volontari che stanno scavando con le vanghe. La struttura sembra spostata da un’onda d’urto, aspettiamo le notizie ufficiali. Dai registri risultano 20 ospiti e 8 addetti.”

Primario rianimazione di Pescara ha detto che ci sarebbe un secondo ferito in arrivo con elicottero da Rigopiano forse per infarto micardio.

rigopiano

AGGIORNAMENTO ORE 10.15 – Si temono molti morti all’hotel Rigopiano di Farindola, trenta le persone considerate disperse, tra turisti e personale, sotto la neve da 24 ore. Al momento e’ stato estratto il corpo di una prima vittima, ma i primi soccorritori parlano di ”molti morti”. La prima vittima, un uomo, è stata estratta ma scavare in quelle condizioni, raccontano i soccorritori, ‘è complicatissimo’. Per raggiungere il resort a quattro stelle di Farindola, in provincia di Pescara, a quota 1.200 metri, il Soccorso Alpino, il primo ad arrivare alle quattro del mattino, ha dovuto usare gli sci.

Impossibile procedere per i mezzi che si sono trovati la strada sbarrata da altre valanghe e alberi caduti. Molto il lavoro per raggiungere la struttura quasi completamente crollata dopo essere stata investita in pieno dalla slavina. Le ambulanze e i mezzi sono bloccati a 9 chilometri, sul posto possono arrivare solo i vigili del fuoco con l’elicottero e un mezzo cingolato che può caricare fino a 8 persone. Due persone che erano rimaste fuori dall’hotel sono state tratte in slavo, una è in stato di ipotermia, ma non in pericolo di vita

AGGIORNAMENTO ORE 10 – RITROVATA LA PRIMA VITTIMA – Il Soccorso alpino ha trovato la prima vittima dell’albergo Rigopiano. Si tratta di un uomo estratto dalle macerie e dalla neve poco fa. I soccorritori proseguono a scavare “ma – raccontano – è difficilissimo”.

Gli uomini del soccorso alpino riferiscono che la slavina che ha travolto l’Hotel Rigopiano si è staccata dalla montagna molto probabilmente a causa delle scosse di terremoto di ieri mattina. Il personale dell’albergo e i clienti sarebbero dunque da quasi 24 ore sotto la neve e le macerie.

“La valanga è immensa”, confermano i soccorritori. Dentro l’albergo risultano 30 dispersi.

Una delle due persone tratte in salvo all’hotel ‘Rigopiano’ è in stato di ipotermia. Le sue condizioni sono definite serie, ma non sarebbe comunque in pericolo di vita. L’uomo è stato prelevato con l’elicottero della Capitaneria di Porto, a bordo del quale c’era un infermiere del 118 di Pescara. E’ stato trasportato all’aeroporto d’Abruzzo, per il successivo trasferimento nell’ospedale del capoluogo adriatico. L’uomo, Giampiero Parete, e’ in rianimazione sotto osservazione. E’ cosciente e non e’ in pericolo di vita. Anche la seconda persona tratta in salvo e’ in stato di ipotermia e anche lui sara’ trasferito all’ospedale di Pescara.

LE IMMAGINI DEI SOCCORSI DAI VIGILI DEL FUOCO

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QUI LA CRONACA DELL’ARRIVO DEI SOCCORRITORI

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.