Guardiagrele: appello per Nonno Benito

Guardiagrele: appello per Nonno Benito, l’83enne svanito nel nulla lo scorso 15 marzo e le cui ricerche sono state sospese dopo 12 giorni.

Benito Della Penna, nonostante i suoi 83 anni e qualche normale acciacco per via dell’età, era un uomo arzillo e presente a se stesso, non era malato di Alzheimer, tengono a precisare i parenti, come in giro, invece, é stato detto. Era solito fare piccole passeggiate dalla sua casa di Via Piana di S.Bartolomeo, poco fuori dal centro abitato di Guardiagrele, per lenire i dolori causati da problemi di circolazione alle gambe. Quel pomeriggio del 15 marzo scorso, erano circa le 15.30, quando con il suo bastone e il suo cappello é uscito di casa. Da quel momento in poi di lui più nessuna traccia. Nel tardo pomeriggio sono partite le ricerche da parte dei suoi parenti, ma anche dei carabinieri di Guardiagrele coordinati dal comandante Gianluca Presutti. Il giorno dopo anche Vigili del Fuoco e personale del 118, nei giorni successivi sono intervenuti anche gli uomini della Protezione Civile e numerosi volontari del Paese dove Nonno Benito era molto conosciuto e ben voluto. Sul posto anche una muta di cani molecolari che hanno concentrato le loro attenzioni al bivio della Provinciale 215 per Casoli, ed anche se venivano condotti altrove tornavano sempre in quel punto. Da qui il sospetto che Benito Della Penna sia stato caricato da qualcuno, chissà per quale ragione, un auto pirata che lo ha travolto e ha fatto scomparire il corpo? Ma ci sarebbero segni sull’asfalto, oppure un balordo che a scopo di rapina lo ha costretto a salire in macchina? Anche alla luce di questi sviluppi l’avvocato della famiglia Della Penna e delegata dell’associazione “Penelope” Katia Ferri ha fatto richiesta alla Procura di aprire un fascicolo anche per sequestro di persona. L’altro dato, però, che angoscia i familiari di Nonno Benito, é che le ricerche dopo 12 giorni sono state sospese. Domani ci sarà un nuovo incontro in Prefettura a Chieti per sollecitare l’impiego di cani molecolari addestrati per il ritrovamento di cadaveri, perchè dopo più di un mese tutti si sono ormai rassegnati al fatto che Nonno Benito sia morto, ma, ci dice sempre più affranta sua figlia Rosanna:

“Vogliamo almeno una tomba sulla quale piangere”.

Mentre il nipote Fabio lancia un appello a chi può avere, per qualche distorta ragione, fatto salire a bordo Nonno Benito e poi lo ha abbandonato, che faccia pervenire un messaggio, anche in forma anonima, dove é possibile rinvenire il corpo. Della vicenda si occuperà anche la trasmissione di Rete8 “Incronaca” martedì 25 aprile alle ore 21.30.