Giulianova: “Razzismo alla Asl, indagini interne”

Un grave episodio di razzismo si sarebbe verificato all’interno degli uffici di Giulianova della Asl, da parte di un dipendente nei confronti di un uomo di colore.

Un comportamento che ha portato Ibrahima originario del Senegal, a decidere di denunciare l’impiegato che gli intimava di andare via perché quell’ufficio “non era del Veterinario”,  questo solo per aver chiesto delle informazioni su come rinnovare il libretto sanitario.

“Ci sono rimasto davvero male, è la prima volta che mi capita una cosa del genere”  ha raccontato Ibrahima Diop, classe 1979, residente a Roseto degli Abruzzi città in cui lavora dove si è perfettamente integrato e in cui vive con la moglie italiana e un figlio di 16 anni. Un episodio molto grave su cui la direzione sanitaria teramana ha già annunciato i dovuti approfondimenti: già disposta una indagine interna per capire come siano andate le cose.

“L’ho fatto anche per mio figlio. Non è giusto che va in giro e viene guardato così”. Parla Ibrahima Diop, il senegalese di 39 anni, dal 2000 in Italia, sposato con una italiana e con un figlio di 16 anni, residente a Roseto degli Abruzzi, che venerdì scorso ha sporto denuncia per gli insulti ricevuti negli uffici della Asl di Teramo a Giulianova. Diop in un’intervista all’ANSA ricorda quei momenti: “Qua non c’è il veterinario, qua non è per animali, mi diceva il signore”, dice Diop ripetendo le frasi che gli sono state rivolte. “Era venerdì scorso. Verso le 11,30 – racconta Diop – ero andato a cercare informazioni per rinnovare il libretto sanitario. Sono entrato non ho visto nessuno. Ho fatto il giro da dietro e ho trovato questo signore che apriva l’ufficio e ho detto: ‘Buongiorno scusi dove si fa il libretto sanitario qui o dall’altra parte?’ Mi ha preso a parole con aggressioni verbali. Gli ho detto: Come si permette di dire tutte queste parole? Allora sono andato dall’altra parte ma è venuto anche lui e ha cominciato a fare scene razziste”.

E sulla vicenda interviene il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso:

“Se i fatti denunciati da Ibrahima Diop, un cittadino italiano di origine senegalese, venissero confermati dalla Asl di Giulianova, ci troveremmo davanti ad un episodio gravissimo che si inserisce in un clima preoccupante, evidenziato dai ripetuti episodi di intolleranza e violenza accaduti anche in altre realtà del Paese. La Regione Abruzzo, attraverso l’assessore Silvio Paolucci, si è attivata per disporre tutti gli accertamenti di sua competenza attraverso una indagine amministrativa interna. Si sappia che in Abruzzo la sanità pubblica è per tutti, indipendentemente dal sesso, dalla lingua, dalla religione, dalle opinioni politiche o dalle condizioni personali e sociali. Conoscendo la tradizione della sanità abruzzese verrebbe da pensare ad un equivoco, ma considerando il clima che si respira in questi giorni nel Paese nei confronti del “diverso”, non possiamo escluderlo. È evidente che se emergeranno responsabilità personali di dipendenti della Asl corrispondenti a quanto dichiarato dal signor Ibrahima Diop, ci saranno precisi e severi provvedimenti irrimediabili”.

Il servizio del Tg8