Giulianova: i carabinieri sventano la truffa del “soldato innamorato”

A Giulianova i carabinieri hanno sventato una truffa ai danni di una donna che stava per consegnare 30 mila euro ad una persona che si era finta innamorata di lei per ottenere denaro.

Nel pomeriggio di ieri, 23 novembre, il personale di un noto istituto di credito di Giulianova ha segnalato ai carabinieri che era incorso un’operazione bancaria sospetta da parte di una donna di Giulianova che si era recata in banca per un bonifico da 30.000 euro da trasferire su un conto statunitense.

I militari del Nucleo Operativo sono riusciti a far capire alla donna, la quale insisteva a voler trasferire l’ingente somma di denaro, che stava per cadere in un tranello mostrandole un video di una nota trasmissione televisiva che si era più volte occupata della cosiddetta ” truffa del soldato innamorato”.

Fortunatamente l’intervento dei carabinieri e dei dipendenti della banca è stato provvidenziale altrimenti la donna si sarebbe ritrovata senza 30 mila euro sul conto. La donna, pertanto, si è recata in caserma per presentare una denuncia contro ignoti.

LA TRUFFA DEL SOLDATO INNAMORATO:

Le forse dell’ordine avvertono che si tratta di una truffa che prosciuga il portafoglio e spezza il cuore. Tra i malintenzionati che, in ogni parte del mondo,  escogitano ogni mezzo per raggirare e spillare soldi alla gente c’è anche chi si finge soldato americano e “per amore” chiede denaro su internet.

I lestofanti sono persone che si fingono soldati americani online che raggirano prevalentemente donne, di età compresa trai 35 e i 50 anni, che credono di essere sentimentalmente coinvolte con un soldato americano, ma vengono derubate da soggetti che colpiscono da migliaia di chilometri di distanza.

Pertanto la raccomandazione a chiunque è di non inviare denaro a persone incontrate su internet che sostengono di essere nelle Forze Armate degli Stati Uniti. Generalmente sono persone senza scrupoli che chiedono soldi con la scusa di dover comprare un computer portatile perché non gli è consentito di usare quello dell’unità dove operano oppure di dover acquistare un telefono speciale internazionale perché la loro unità non è dotata di telefono.

Ma tra le richieste ci sono anche quelle in cui i lestofanti simulano di dover comprare le carte per il congedo militare e quindi di dover sostenere spese di trasporto per rientrare. Ci sono poi i finti vedovi  in difficoltà con il mantenimento dei figli o per le spese mediche di ferite da combattimento ma anche la scusa che l’esercito non consente di accedere al conto bancario e/o alla carta di credito oppure la richiesta di soldi per rientrare in patria.