Giulianova, casa inadatta al bimbo, diffida al Comune

Delicata vicenda a Giulianova per una mamma e il suo bambino. Nonostante l’Ater abbia da tempo individuato un appartamento disponibile, il Comune non ha provveduto a completare la procedura per l’assegnazione.

L’abitazione, sempre di proprietà dell’Ater dove la donna vive oggi con il figlio di 9 anni non è idonea a garantire una crescita serena ed equilibrata del bambino, in quanto l’appartamento ha una sola camera da letto, la stessa dove due anni fa il marito della donna e papà del piccolo fu ritrovato senza vita. Tanto che il legale della famiglia, l’avvocato Manola Di Pasquale, ha diffidato il Comune a portare a termine il procedimento, inviando gli atti anche alla Procura e al difensore civico regionale, in attesa della nomina del garante per l’infanzia, per valutare eventuali responsabilità penali, civili o amministrativi a carico dell’ente.

LA NOTA DEL SINDACO DI GIULIANOVA

Il  Sindaco Jwan Costantini interviene sulla vicenda riguardante l’assegnazione di un alloggio Ater, situato in via Terracini, a favore di un nucleo famigliare. In una lettera indirizzata all’avvocato Manola Di Pasquale, all’Ater di Teramo, al  Difensore Civico Regionale Fabrizio Di Carlo e alla Procura della Repubblica, il primo cittadino, esaminata tutta la documentazione, che non risulta affatto stata smarrita, spiega le motivazioni per cui non è possibile l’assegnazione dell’alloggio a chi ne ha fatto richiesta. “Bisogna specificare innanzitutto che la richiesta di cambio abitazione è stata inoltrata all’Ater il primo dicembre 2017 – spiega il Sindaco Costantini – e che, a seguito della comunicazione dell’Ater, il Comune ha formalizzato alla Regione Abruzzo la richiesta di utilizzo della riserva del 15% di alloggi per emergenza. La Regione dava la propria approvazione ma, successivamente l’allora Amministrazione Comunale in carica, non riteneva di poter dar seguito alla richiesta e con deliberazione di giunta disponeva l’utilizzo biennale della riserva del 15% di alloggi per altra emergenza abitativa”.

“Quindi ad oggi la riserva è stata già utilizzata dal Comune di Giulianova ed è impossibile giuridicamente accogliere l’istanza presentata da questa famiglia – continua il Sindaco – ricordando che l’assegnazione stessa è legittimata da determinati parametri quali calamità, sfratti, sistemazioni di profughi e rifugiati politici, trasferimento di appartenenti alle forze dell’ordine o altre gravi particolari esigenze individuate dai Comuni”.

Infine il Sindaco Costantini individua una possibile soluzione ai fini dell’eventuale assegnazione dell’alloggio alla famiglia richiedente. “La procedura più corretta a cui far ricorso appare quella della mobilità di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica – spiega Costantini – secondo cui l’Ater, d’intesa con il Comune, predispone biennalmente un programma di mobilità dell’utenza da effettuarsi sia attraverso il cambio degli alloggi assegnati, sia mediante l’utilizzo di quelli di risulta e di una aliquota non superiore al 10% di quelli di nuova assegnazione”.

“Restiamo a piena disposizione per esaminare un programma biennale di mobilità dell’utenza – conclude il Sindaco – e rimettiamo all’Ater eventuali decisioni per soddisfare le esigenze connotate da urgenza”.