Giulianova, Art. 1 si organizza in Abruzzo

Nella giornata di ieri l’On. Arturo Scotto, tra i fondatori del nuovo partito Art. 1 Movimento Democratico e Progressista, ha partecipato all’assemblea pubblica a Giulianova.

L’obbiettivo degli incontri tenuti nella nostra regione è stato quello  di ribadire la volontà di costruire una nuova fase politica della sinistra popolare per  lavorare da subito in sinergia quotidiana con i cittadini e le istituzioni del  territorio.

“Si deve ripartire dall’anima dai problemi e dalle soluzioni. – ha dichiarato il sindaco Mastromauro – Cominciamo a farci carico di una fase programmatica partendo dai disagi e offrendo soluzioni credibili che vengano realizzate. Per questo motivo, l’Mdp deve aspirare ad essere un movimento di governo e non un partito di mera testimonianza”.

Nel suo intervento, Scotto ha illustra i punti cardine: la ricostruzione di uno Stato e di una dimensione pubblica, l’idea di eguaglianza, investimenti e risorse, il lavoro, la prevenzione, la “Buona scuola” e la riforma della politica. Il secondo punto: eguaglianza, parola scomparsa dal vocabolario. E’ troppo larga la faglia tra chi ha troppo e chi ha troppo poco, come accade in questo Paese. Il lavoro e’ diventato una meta molto difficile da raggiungere perche’ si e’ scommesso sulla precarietà.  Ci troviamo dentro una situazione di difficoltà sempre piu’ forte. Il tema e’ di mettere di nuovo al centro gli investimenti e mettere in campo un’idea che riporti le risorse là dove sono state scippate” Infine il terzo asse del nuovo inizio: la riforma della politica:

Oggi il potere e’ troppo concentrato e c’è una concezione della politica come mera occupazione del potere. In questa dimensione crescono coloro che dicono “sono tutti uguali”.

Lo trovo un messaggio pericoloso e inaccettabile ma finche’ non si metterà al centro una lotta senza quartiere alla corruzione, all’occupazione del potere e una grande questione morale che c’è in questo Paese, queste forze populiste e antisistema rischieranno di crescere. Siamo distanti da chi intende il potere come mera occupazione e chi immagina di costruire carriere economiche e politiche sulla base di questo”.