Gianluca Vacca M5S: Pettinari “controllato”?

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Gianluca Vacca M5S: Pettinari “controllato”? Il parlamentare abruzzese del Movimento 5 Stelle, in relazione alla vicenda dell’agente di polizia sospeso, si chiede se la pagina facebook del consigliere regionale Domenico Pettinari sia controllata dall’entourage di D’Alfonso.

Tutto questo alla luce dei particolari emersi dopo le note esternazioni in Consiglio Regionale del presidente Luciano D’Alfonso contro un agente di Polizia della Questura di Pescara che stava indagando su “La City” e poi oggetto di provvedimenti disciplinari che hanno portato alla sua sospensione e al possibile trasferimento in altra Questura.

“In merito all’attacco del presidente D’Alfonso alla Squadra Mobile di Pescara, leggiamo oggi sul quotidiano Il Centro che il messaggio erroneamente inviato dal poliziotto della mobile Pavone sul profilo facebook di Pettinari, ‘viene cancellato dopo venti secondi ma l’entourage di D’Alfonso fa in tempo a vederlo, stamparlo e a darlo al presidente’. Ora ci chiediamo, qualora sia vero quanto riportato dal quotidiano, come sia possibile che un commento rimasto pochi secondi su una pagina social venga immediatamente notato e segnalato da qualcuno vicino al presidente D’Alfonso. È una semplice, ma alquanto improbabile, coincidenza o magari c’è qualcuno che monitora continuamente l’operato degli eletti del M5S? Insomma come ha fatto D’Alfonso a venire a conoscenza di un commento apparso pochi secondi su una pagina facebook?”

Sulla vicenda interviene anche lo stesso Domenico Pettinari:

“Io stesso non ho neanche fatto in tempo a leggere il presunto commento di Pavone, che ricordiamolo nulla aveva a che fare con le inchieste sulla City, eppure qualcuno sembra sia riuscito in pochi secondi a leggerlo, copiarlo e inviarlo al presidente D’Alfonso –  continua Pettinari – Nel ribadire la nostra più totale solidarietà alla Squadra Mobile e all’operato delle forze inquirenti, e contestualmente la nostra ferma condanna per gli attacchi del presidente, e in attesa che anche l’interrogazione parlamentare faccia chiarezza sulle eventuali ingerenze del mondo politico su indagini delicatissime in corso, ci riserviamo d’intraprendere tutte le azioni possibili per fare luce su questo ulteriore aspetto inquietante della vicenda”