Gare e concorsi Arta: condanne ed assoluzioni

Tribunale collegiale di Pescara ha condannato l’ex direttore amministrativo dell’Arta Fernandez e il membro della commissione di concorso Colonna nell’ambito del processo sulla gara di affidamento del servizio di patrocinio legale dell’Agenzia e il concorso di perito elettrotecnico, bandito dall’Ente il 15 maggio del 2010.

Con l’accusa di concussione l’ex direttore amministrativo dell’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente di Pescara Antonio Fernandez è stato condannato a due anni e otto mesi di reclusione e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici mentre  Nicola Colonna, membro della commissione di concorso indetto dall’ente, accusato di rivelazione di segreti di ufficio è stato condannato a 9 mesi di reclusione (pena sospesa). Assolti, invece, gli altri quattro imputati.

Il Tribunale, presieduto dal giudice Carmine Di Fulvio, ha assolto Fernandez dalle accuse di rivelazione di segreti di ufficio, falsita’ ideologica commessa da pubblico ufficiale, abuso d’ufficio, turbata liberta’ di scelta del contraente e corruzione.

Assolti dalle accuse di falsita’ ideologica commessa da pubblico ufficiale Nicola Colonna, Pietro Domenico Pellegrini, candidato lavoratore precario che, secondo l’accusa, sarebbe stato il “beneficiario consapevole del concorso truccato” da perito elettronico, e Angela Del Vecchio, ex direttore del distretto provinciale Arta di Pescara. Pellegrini e Del Vecchio sono stati assolti anche dalle accuse di rivelazione di segreti d’ufficio. Assolti, infine, Pierluigi Tenaglia, presidente dell’Ordine degli avvocati di Chieti, dall’accusa di turbata liberta’ di scelta del contraente e corruzione, ed Ernesto D’Onofrio, ex dipendente dell’Arta, dall’accusa di favoreggiamento.

Fernandez e’ stato condannato a pagare un risarcimento danni di 2.500 euro nei confronti della parte civile Monica Ruscitti. Nello specifico, Fernandez e’ stato condannato per concussione in quanto avendo appreso dell’indagine sul concorso di perito elettronico, avrebbe “minacciato un pretestuoso procedimento disciplinare alla dipendente Monica Ruscitti, se quest’ultima non avesse attestato che i ‘nominativi indicati nelle bozze sono stati da lei posti in maniera del tutto autonoma e arbitaria’, con lo scoperto intento di dimostrare che le nomine erano state, sino a quel momento, indebitamente indicate dalla Ruscitti medesima”.

Colonna e’ stato invece condannato perche’ e’ accusato di “aver violato i doveri inerenti le funzioni di componente la commissione esaminatrice” del concorso di assistente tecnico perito elettronico presso l’Arta di Pescara, e di “aver rivelato le tre tracce predisposte in seno alla commissione, per l’espletamento della prova scritta, al candidato Pellegrini, il quale le poteva cosi’ svolgere tutte e tre preventivamente e condurre l’esame che superava, risultando vincitore, con chiaro vantaggio rispetto agli atri concorrenti”. Per quanto riguarda l’affidamento dei servizi legali dell’Arta, l’ex amministrativo dell’agenzia era accusato di aver messo in atto “una serie coordinata di atti contrari ai doveri di ufficio, allo scopo di predeterminare il risultato della gara a favore dell’avvocato Pierluigi Tenaglia, a discapito di un altro concorrente”. In cambio, come contropartita, Tenaglia avrebbe promesso di assumere nel suo studio, come segretaria, la cognata di Fernandez. Un’accusa dissoltasi completamente oggi a seguito dell’assoluzione con formula piena di Tenaglia e Fernandez dai reati a loro contestati.