Forum H20 su Sin di Bussi: “No alla megacava di Toto”

Forum H20 su Sin di Bussi: “No alla megacava di Toto”. L’associazione in una nota segnala l’arrivo di una nuova richiesta per la costruzione di una cava ed un cementificio.

Secondo Forum H20 la Toto Spa avrebbe presentato nuovamente, al Comune di Bussi, una lettera d’intenti per confermare  a costruire un cementificio nell’area industriale con annesso sito estrattivo .

“Toto  ci aveva provato già tre anni fa – si spiega nella nota –  Allora il Comune di Bussi, associazioni e cittadini si erano opposti e il progetto, che comprendeva una concessione mineraria su centinaia di ettari di montagna tra Bussi, Popoli e Collepietro, si era arenato al Comitato V.I.A. della Regione Abruzzo. Si scoprì pure che Toto aveva già fatto nel 2009 dei sondaggi profondi anche centinaia di metri, non sappiamo con quali autorizzazioni. Il problema è presto detto – precisa il Forum H20 –  l’invasivo intervento si svilupperebbe sopra una delle aree di ricarica delle falde acquifere con cui si alimentano gli acquedotti di Pescara e Chieti. La cava e il cementificio, con camini e relative emissioni, sorgerebbero a pochissima distanza dai pozzi S. Rocco che hanno sostituito nel 2007 i pozzi S. Angelo inquinati dalla megadiscarica Tremonti. Le cave, come rilevato da studi scientifici internazionali, sono tra le attività più pericolose per le acque, mettendo a rischio sia la qualità che la disponibilità. La Toto  Spa è ovviamente libera di presentare progetti di ogni tipo, anche se dobbiamo constatare che si sta intestardendo in interventi, da questo a quello che riguarda i tunnel autostradali, che andrebbero a mettere a rischio i principali acquiferi della regione. Il vero problema è la reazione degli enti a tali proposte, che dovrebbero essere dichiarate immediatamente irricevibili e scatenare un vero e proprio fuoco di fila. L’acqua deve essere difesa, in Abruzzo stiamo scontando ora tutti i problemi legati ai gravissimi errori con cui è stata gestito il territorio negli scorsi decenni. Il caso di Bussi, purtroppo, è paradigmatico di cosa può accadere proprio con l’acqua. Crediamo che i reiterati tentativi della Toto di realizzare progetti così invasivi dimostrano che in Abruzzo, soprattutto una parte del ceto politico, non deve aver imparato la lezione perchè se ci fosse già un ravvedimento operoso le stesse aziende non sprecherebbero il loro tempo in proposte non percorribili. Il patrimonio idrico è una delle ricchezze della regione, chiediamo che l’interesse generale prevalga su quello particolare. A Bussi e nella Valpescara – chiude la nota – non si può certo pensare a nuovi interventi impattanti, il lavoro lo può portare la bonifica, che è e deve rimanere il principale obiettivo da qui ai prossimi anni.”