Fibromialgia in Abruzzo: il Pd chiede riconoscimento malattia invalidante

Migliaia di pazienti in Abruzzo, circa 4 milioni in Italia, la fibromialgia è la seconda malattia reumatica in termini di diffusione, ma non ancora riconosciuta invalidante.

la sindrome fibromialgica provoca dolore diffuso e rigidità muscolare, ne sono affetti, per il 90% le donne, e principalmente soggetti tra i 40 ed i 60 anni. E’ una malattia subdola perchè difficilmente riscontrabile, in quanto non evidenzia lesioni, ma costringe, chi ne soffre, ad una scarsa qualità della vita per ripercussioni sull’attività lavorativa e sul piano socio-affettivo. Già nel 1992 l’Organizzazione Mondiale della Sanità riconobbe l’esistenza di questa malattia, nel 2009 il Parlamento Europeo sollecitò la commissione europea ed il Consiglio a prendere provvedimenti per facilitare l’accesso a diagnosi e trattamenti e a compilare registri per la raccolta dati. In Italia c’è un disegno di Legge, sulla cui approvazione dovremmo essere in dirittura d’arrivo, che ha come prima firmataria la senatrice Paola Boldrini, per disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia. sul varo di questa normativa punta molto anche la Regione Abruzzo che essendo ancora in regime di piano di rientro della sanità, non può assumere decisioni che esulino dai Livelli Essenziali di Assistenza già riconosciuti. Da qui la risoluzione presentata dal gruppo consigliare del Pd in Regione, relatore Antonio Blasioli, che invita il presidente della Giunta Regionale Marco Marsilio e l’assessore Nicoletta Verì, ad attivare alcune procedure per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante:

“Chiediamo in sostanza – spiega Blasioli – che venga istituito un registro regionale, un tavolo tecnico-politico per definire un percorso diagnostico terapeutico assistenziale specifico, che venga promosso un procedimento di aggiornamento dei Lea in corso, inserendo la fibromialgia nell’elenco delle malattie rare e a sollecitare il parlamento affinché il disegno di legge venga approvato al più presto”

Da precisare che anche i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Testa e Quaglieri hanno presentato una mozione molto simile, anch’essa tesa al riconoscimento di malattia invalidante. Tornando al disegno di legge contributo essenziale quello fornito dal dottor Marco Gabini, direttore dell’Unita Operativa Complessa di reumatologia all’ospedale civile di Pescara, consigliere nazionale della Società Italiana Reumatologia ed uno tra i 15 saggi in Italia che hanno contribuito a fornire materiale scientifico per la stesura del disegno di legge, la cui prima firmataria è la senatrice Paola Boldrini che illustra i contenuti:

“Chiediamo in sostanza – spiega la Boldrini – che lo Stato promuova la prevenzione e garantisca un’adeguata tutela sanitaria, si adoperi per favorire la ricerca di una cura, che venga riconosciuta la Fibromialgia malattia invalidante con tanto di esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria. Inoltre è necessario attivare un registro nazionale e si promuovano campagne d’informazione e di sensibilizzazione”.

La fibromialgia, tra l’altro, è una di quelle patologie che possono essere mitigate dall’uso della cannabis terapeutica, su questo tema come è messa la Regione Abruzzo?

“Abbiamo dato un’accelerata al percorso per le agevolazioni all’uso della cannabis terapeutica – dice ancora Blasioli – sempre nel rispetto dei parametri e proprio in questi giorni la dirigente incaricata sta lavorando per garantire un’equiparazione per tutte le Asl in modo da stabilire i criteri per la copertura in capo alla Regione delle spese per l’acquisto del farmaco.”