Fano Adriano: decreto ingiuntivo nei confronti della Gran Sasso Teramano

Il Comune di Fano Adriano ha presentato un decreto ingiuntivo, per i canoni pregressi non versati, nei confronti della Gran Sasso Teramano.

Sulla società in house della Provincia di Teramo, la Gran Sasso Teramano, già in liquidazione, con un bilancio che prevede una perdita di 1,2 milioni di euro e che ha bandito un’asta per la vendita degli impianti di risalita dei Prati e l’albergo di Pratoselva, cade un nuovo macigno che ne incrina sempre di più le speranze di rilancio.

Questo perchè il Comune di Fano Adriano, socio della Gst, ha chiesto ed ottenuto un decreto ingiuntivo di circa 120 mila di euro. La somma si riferirebbe a canoni di affitto dei terreni su cui sorgevano gli impianti sciistici di Pratoselva, non pagati dal 2011.

Sulla delicata situazione è intervenuto il presidente della Provincia di Teramo Diego Di Bonaventura: “Un fulmine a ciel sereno in un momento nel quale per la prima volta della storia abbiamo avuto una stagione continuativa ricca di soddisfazioni con migliaia di visitatori, abbiamo completato le manutenzioni straordinarie e abbiamo assicurato la stagione invernale che riapre, dopo decenni, puntuale l’8 dicembre.

Una decisione incomprensibile perché mettere in ginocchio la Società significa farsi male da soli, questo era il momento di stare insieme e invece si apre una falla che rimette tutto in discussione. A leggere la storia di questa zona, però, si tratta di un elemento ricorrente: se la montagna non impara a lavorare insieme ogni iniziativa, pubblica o privata, è destinata al fallimento.

Naturalmente riuniremo gli operatori turistici per condividere quanto accade e dialogheremo con il Comune di Fano, come del resto abbiamo fatto finora, per comprendere questo gesto che al momento, pare autolesionistico considerato il nostro impegno più volte ribadito di iniziare a lavorare per Prato Selva una volta sistemato Prati di Tivo”.

Il Servizio del Tg8:

https://www.youtube.com/watch?v=os1Qil3WIMI