Fanghi porto Ortona: Francavilla al Mare ne vuole 200 metri cubi

Il Comune di Francavilla al Mare si candida ufficialmente a ricevere 200 metri cubi di fanghi dragati dal porto di Ortona. Per il sindaco Luciani potranno essere utilizzati per il ripascimento del litorale.

Circa duecentomila metri cubi di sabbia dragata dal bacino del porto canale di Ortona potrebbero essere utilizzati per risolvere i problemi dell’erosione a Francavilla al Mare. Lo afferma il sindaco Antonio Luciani candidando ufficialmente la città adriatica a ricevere il materiale che era destinato ad essere stoccato nei pressi dell’area marina protetta della Torre di Cerrano.  La decisione della Regione aveva suscitato polemiche nei comuni della zona in questione che hanno ottenuto la definitiva conferma che non sarà il litorale dell’area del Cerrano ad ospitare i fanghi. Proprio ieri il vice presidente della Giunta regionale Giovanni Lolli ha confermato , durante un incontro in Provincia a Teramo, che non sarà più quella l’area destinataria dei fanghi. Francavilla al Mare si candida, pertanto, ad utilizzare la sabbia risolvendo così un annoso problema che crea notevoli danni ai balneatori. Il sindaco Luciani ricorda che l’attenzione nei confronti della categoria  è massima, e che, per quanto riguarda la zona nord, la prossima settimana è prevista la seduta del comitato Via per valutare le integrazioni al progetto dei pennelli presentato dal Comune per la difesa della costa, finanziato con 950mila euro di fondi regionali. Da qui l’invito alla Regione a valutare la destinazione di Francavilla. L’ipotesi piace anche al presidente del Sib-Confcommercio Abruzzo Riccardo Padovano il quale ricorda che la discussione con Arta e Comune di Ortona era già stata avviata lo scorso autunno e che lo stoccaggio dei sedimenti sabbiosi del porto ortonese, in prossimità della prossima per stagione estiva, aiuterebbe sicuramente  i balneatori francavillesi visto che si aggiungerebbe altri quarantamila metri cubi di sedimenti dragati nell’alveo del porto turistico in costruzione.