Ex cementificio Pescara: mozione di Art 1 Mdp

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Mozione di Art 1 Mdp in consiglio regionale contro la ripresa dell’attività dell’ex cementificio di Pescara.

I consiglieri di Art.1 MDP, Marinella Sclocco e Mario Mazzocca domani presenteranno in consiglio regionale una mozione per impedire la ripresa produttiva dell’ex cementificio di Pescara.

I consiglieri Sclocco e Mazzocca affermano che “E’ sconcertante che vi siano ancora procedure aperte per il rinnovo delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera per impianti in pieno centro urbano. Lo scorso 11 ottobre si e’ definita la procedura di vendita giudiziaria dell’impianto industriale di produzione di calcestruzzi di via Raiale della Sacci S.p.A., con l’aggiudicazione da parte della nuova proprieta’ facente capo alla Calbit S.r.l..” “La Regione Abruzzo, la Provincia ed il Comune di Pescara hanno gia’ pubblicamente dichiarato che l’opificio, dopo una lunga fase di inattivita’ produttiva, non puo’ essere piu’ destinato ad attivita’ industriale e che al contrario debba essere riconsegnato alla citta’ per un uso volto alla valorizzazione ambientale, urbana e civile. Il sito in questione richiede urgenti interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana tesi a conseguire il miglioramento della qualita’ della vita dei cittadini residenti nelle aree limitrofe, anche in termini di compatibilita’ e sicurezza ambientali. D’altra parte il riutilizzo industriale della struttura trova ostacolo nel mancato rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale e nel parere negativo del Servizio Gestioni Rifiuti della Regione Abruzzo dato alla richiesta del rinnovo e modifica dell’Autorizzazione Integrata Ambientale avanzata a suo tempo dalla vecchia proprieta’ della struttura. Per questo motivo chiediamo alla Regione di attivare ogni utile iniziativa finalizzata ad impedire la ripresa produttiva dell’ex-cementificio di Pescara da parte della nuova proprieta’ Calbit S.r.l., per dare priorita’ assoluta a finalita’ di pubblico interesse connesse alla tutela della qualita’ ambientale; e di promuovere la costituzione di una commissione di studio interistituzionale Regione-Provincia-Comune per la programmazione congiunta delle necessarie attivita’ volte a scongiurare il riutilizzo produttivo dell’ex sito industriale di via Raiale”.