Ecoemme Montesilvano e la Tarsu fratricida

Ecoemme Montesilvano e la Tarsu fratricida con il confronto tra due uffici comunali a suon di carte bollate per il pagamento della tassa dei rifiuti che l’azienda municipalizzata, sorta proprio per gestire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in città, non paga da sei anni.

Siamo all’assoluto paradosso quantificabile in circa 121 mila euro. A tanto ammonta il debito che la Ecoemme, attualmente in liquidazione dopo 16 anni di attività, ha accumulato nei confronti del Comune e nonostante abbia perso già un primo ricorso, continua a portare avanti il suo contenzioso. Dall’ufficio Tributi di Palazzo di città, dunque, parte la citazione destinata ad un altro ufficio, probabilmente a pochi metri di distanza, se non nello stesso stabile, per il pagamento di cartelle tra il 2007 ed il 2012. La Commissione Tributaria Provinciale si é già espressa a favore del Comune, ma Ecoemme insiste ed annuncia ricorso anche alla Commissione Tributaria Regionale, intanto proseguono le operazioni di smantellamento della società, nata nel 1998 con una distribuzione quote che vede il Comune di Montesilvano come socio di maggioranza con il 49,85%, la Deco al 47,83% e la Comunità montana vestina al 2,32%. Già tre le aste pubbliche espletate per la vendita di mezzi, cassonetti ed attrezzature con un primo guadagno di poco meno di 30 mila euro. In vendita anche una dozzina di automezzi con proposte d’acquisto ammissibili fino al 20 giugno. Tutto questo basterà per pagare sei anni di Tarsu?