Pescara, il Ministro Luigi Di Maio incontra gli imprenditori

dav

Il vice premier e ministro del lavoro Luigi Di Maio in Abruzzo per partecipare ad una serie di eventi a sostegno della candidata del M5S alle prossime Regionali Sara Marcozzi.

“Nella legge di Stabilita’ sono previsti 5 miliardi di euro per le infrastrutture, per la sicurezza sui territori, la rete dei trasporti, i porti e l’adeguamento antisismico: la manovra si rivolge all’edilizia ferma da 10 anni. Altri 10 intendiamo recuperarli sbloccando quelli rimasti al palo a causa della giungla di leggi in cui voi e i vostri dipendenti siete costretti a muovervi. L’obiettivo e’ ridare alle Camere di Commercio alcune delle competenze che gli sono state tolte”. Lo ha detto a Pescara il ministro allo Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, nel corso di un incontro con gli imprenditori in corso alla Camera di Commercio di Pescara. “Questa – ha proseguito il vice premier – e’ la prima legge espansiva dopo anni e prevede un finanziamento di 37 miliardi di euro a fronte dell’ultima che era di soli 800 milioni. I cinque miliardi stanziati – ha detto – saranno affidati con una procedura speciale direttamente ai Comuni che non dovranno seguire la trafila tradizionale, ma iniettarle direttamente. La nostra idea, per sbloccare la situazione, e’ quella di creare un tavolo permanente tra la piccola e la media impresa sul codice degli appalti con un obiettivo: snellirlo senza aggiungere altre leggi”. Il ministro ha poi aggiunto che “Bisogna semplificare i contenziosi. Se non lo facciamo non possiamo sbloccare i 10 milioni di euro. Ci sono molte cose nella legge di bilancio, tre sono quelle che ritengo piu’ importanti: dopo circa 30 anni il mio ruolo mi permettera’ di adeguare le tariffe del costo del lavoro; adegueremo i premi Inail sulle nuove statistiche e non su quelle degli anni ’90 abbassandole del 30 per cento dimezzando anche le tariffe sui capannoni e i beni strutturali. Infine i debiti della pubblica amministrazione. Faremo una norma che obblighera’ le pubbliche amministrazioni – ha concluso Di Maio – a chiedere una garanzia alla Cassa depositi e prestiti per estinguere, a breve termine, almeno il 50 per cento dei debiti per poi tornare sulla questione e chiuderla definitivamente”.